12 Febbraio 2020 - 11:47 . Trieste-Salario . Cronaca
Così Giulio Regeni abbraccia Patrick Zaki sulle mura di Villa Ada
Un murales per Giulio Regeni e Patrick Zaki, studente dell’università di Bologna arrestato negli scorsi giorni in Egitto. L’opera dell’artista Laika è apparsa sul muro di Villa Ada, proprio accanto all’ambasciata egiziana.
Il disegno ritrae Regeni – giovane ricercatore italiano torturato e ucciso vicino al Cairo il 3 febbraio 2016 – abbracciare Zaki, vestito con una divisa di carcerato, e la scritta “andrà tutto bene“. E non è la prima volta che in questo preciso punto del parco viene ricordato Regeni.
La prima intitolazione documentata risale al 6 febbraio 2018. Da allora, erano apparse delle targhe simboliche davanti alla sede diplomatica egiziana. Periodicamente, durante la notte, c’è infatti chi colloca all’entrata di Villa Ada un cartello con le scritte “piazza Giulio Regeni” o “largo Giulio Regeni”, in attesa di scoprire la verità sulla sua morte.
Ogni volta, però, le targhe vengono rimosse, strappate o imbrattate. Ora, al loro posto, c’è un murales, dal messaggio assai potente.
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