29 Gennaio 2020 - 16:11 . Trieste-Salario . Cronaca
Piazza Buenos Aires, il grido di un edicolante: “Ecco i motivi della nostra crisi”
“Tasse troppo alte, l’avvento di internet, poi, ci ha dato il colpo finale”. Bruno Pacinelli, proprietario dell’edicola in piazza Buenos Aires, commenta lo stato di crisi in cui versa la propria categoria. Dalle 17.30 di oggi, mercoledì 29 gennaio, in quaranta città italiane si svolgerà “La notte delle edicole”, una manifestazione promossa dal sindacato di categoria Si.Na.Gi., volto alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla crisi dei giornalai. Il punto scelto per Roma si trova tra le vie Fiori e Pedicino.
“Non sapevamo di questa iniziativa – continua Pacinelli – forse parteciperemo anche noi accendendo le luci”. Quindi si lancia in una disamina sui problemi del settore: “Oltre alle tasse e a internet, facciamo i conti anche con orari lavorativi insostenibili che cominciano alle 5.30 del mattino. La crisi ce la portiamo dietro da parecchio tempo, da quando la vendita dei quotidiani, su cui guadagniamo appena il 19% a copia, è crollata”.
“Bisogna fare luce sulla situazione dei giornalai – spiega Gianfranco Farinelli, proprietario dell’edicola di via Fiori che ha abbracciato l’iniziativa nazionale – dalle ore 17.30 aspettiamo i cittadini e le istituzioni per discutere della nostra crisi. Dieci anni fa le edicole erano 36mila, oggi ne sono sopravvissute 15mila. Le vendite dei quotidiani sono crollate del 71%, auspichiamo una nuova legge sull’editoria per ampliare i finanziamenti a cui poter accedere”.