San Lorenzo | La Storia

2 aprile 1944, il giovane partigiano Marcello Favola viene fucilato dai nazifascisti

di Sara Fabrizi

In via dei Vestini, al civico 2, una targa ricorda tre giovani figli di San Lorenzo, martiri della guerra di Liberazione. Si tratta di Duilio e Pietro Favola, fratelli, e di Marcello, loro cugino. 

Nell’aprile del 1944, questi tre ragazzi si trovano a Leonessa, in provincia di Rieti. Sono sfollati insieme alle loro famiglie dopo il tremendo bombardamento del 19 luglio, che ha quasi raso al suolo il quartiere San Lorenzo. Tutti e tre nutrono forti sentimenti antifascisti. Così, là nel reatino, decidono di farsi partigiani, partecipando in prima persona alla Resistenza. Moriranno tutti, a distanza di pochi giorni l’uno dagli altri. 

Il primo è Marcello, fucilato il 2 aprile del 1944.

In zona opera la brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”, una formazione particolarmente attiva, che con le sue continue azioni riesce a mettere in seria difficoltà gli occupanti tedeschi. Tra il gennaio e il marzo del 1944, quegli uomini, animati da uno spirito indomito, riescono progressivamente a erodere il dominio dei nazifascisti sulla zona. Il 16 marzo, i partigiani della Gramsci entrano anche a Leonessa. Subito dopo viene proclamata la prima Zona libera d’Italia, un’area di oltre 1000 chilometri quadri, a cavallo tra Lazio e Umbria, che comprende tutte le cittadine che sono riusciti a sottrarre al giogo dei nazifascisti.

È una sorta di affronto per le truppe del Reich. Di conseguenza, alla fine del mese di marzo, viene messa in piedi una gigantesca azione contro le bande partigiane, diretta dal colonnello Ludwig Schanze, volta a recuperare il controllo sull’intera area. E a schiacciare le bande partigiane che gravitano in zona. Per indicarla, usano un nome che sa di beffa: “Operazione Uovo di Pasqua” (Unternehmen Osterei). Sono i giorni che precedono la settimana Santa. Giorni di sangue e non di festa. I tedeschi, infatti, si accaniscono con estrema brutalità, perpetrando violenze anche sulla popolazione civile. Nel corso di uno dei rastrellamenti, il 2 aprile 1944, Marcello viene catturato insieme ad alcuni compagni in località Villa Carmine. Dopo averli torturati, i tedeschi li passano per le armi, fucilandoli sul posto.

Marcello Favola, nato il 26 ottobre 1924, studente, muore così, a neanche vent’anni. I cugini, presi in quella stessa occasione, verranno uccisi cinque giorni dopo.


Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie