di Clarissa Cancelli

Nel Tiburtino sono tanti gli interventi in atto per migliorare le condizioni del quartiere. Dal cartiere in via Tiburtina, alla casa dell’acqua (targata Acea) a Casal Monastero, dai cantieri per il verde pubblico a quelli sul commercio.

Il presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti racconta a Roma H24 di essere molto soddisfatto. “I cittadini ci danno prova che stiamo lavorando bene. Ci sostengono e sono contenti di quello che stiamo facendo. Stiamo andando molto forte e speriamo di continuare così. Tenere questo ritmo non è facile”, spiega.

Parlando con il presidente, emerge che l’intervento più grande, almeno per quanto riguarda il settore dei lavori pubblici, è il cantiere in via Tiburtina. “Stiamo portando a termine questo grande cantiere. Dalla stazione di Rebibbia fino a Marco Simone, c’è l’intervento più importante in atto, che stiamo seguendo da vicino, anche perché a settembre del 2023 abbiamo la Ryder Cup”, racconta il presidente.

“Stiamo cercando di forzarlo in tutti i modi. Agosto sarà il primo step importante per avere chiara la situazione. Se riusciremo a vedere finiti alcuni lavori, ad agosto del 2023 potremmo finire la Tiburtina. Abbiamo poi numerose strade nel piano investimenti che riguardano molti quartieri del territorio”.

Il 10 marzo è stato, invece, rilasciato ad Acea il nulla osta per l’installazione della “Casa dell’acqua” modello “edicola” in via Ratto delle Sabine fronte civico 5. “Siamo in attesa della presentazione del bollato per autorizzare i cavi e procedere successivamente alla posa in opera che avverrà entro 15 giorni dalla produzione”, aveva scritto l’assessore ai Lavori pubblici del Municipio IV Dino Bacchetti sul suo profilo Facebook.

“Installeremo la prima di tre case dell’acqua. Stiamo valutando dove mettere le altre. Eravamo uno dei municipi in cui ne era stata istallata una sola. Adesso stiamo ricorrendo gli altri. Contiamo di istallarne altre tre”, spiega Umberti.

E poi il Commercio. A Casal Bertone, in via Cesare Ricotti,  “per via dei lavori sull’area pedonale, siamo intervenuti in emergenza per rimuovere i banchi che erano lì da 50 anni. Abbiamo così ristabilito una situazione di decoro nel quartiere”.

Con la rimozione dei banchi, potranno, dunque, proseguire gli interventi per la realizzazione dell’isola ambientale e l’ampliamento dei marciapiedi. Termineranno, secondo quanto detto dal presidente, a maggio.

In fine, l’ambiente. “Abbiamo suddiviso in tre step la lavorazione. C’è stata una prima fase emergenziale dove siamo intervenuti in modo strutturale sull’Ama di zona. Adesso c’è la fase due che è quella delle grandi discariche. Stiamo per fare partire il piano straordinario delle caditoie sulle arterie ad alta viabilità. E poi ci sarà la terza fase, quella della normalizzazione. In cui tutto ciò deve diventare ordinario”.