16 Marzo 2023 - 11:29 . Pietralata . Cronaca
Stadio a Pietralata, audizione Comune – comitati. Il fronte del no: “Impianto di sottocultura per eventi di scarsa qualità”
Qualcuno lo ha definito “un impianto di sottocultura per eventi di massa di scarsa qualità”. Altri “un’opera importante, in grado di riempire un buco di degrado in mezzo a una zona urbanizzata”. Posizioni distanti tra i comitati contrari e quelli favorevoli al nuovo stadio della Roma.
Teatro del confronto, la seduta congiunta delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica dove si è tenuta l’audizione dei comitati di quartiere e delle associazioni di cittadini sulla proposta realizzare il nuovo stadio di calco della Roma a Pietralata. Ad accendere la miccia sono stati, per primi, i comitati contrari. Francesco Saporito, del comitato cittadino Pietralata-Tiburtina, ha esordito ricordando “l’impatto fortissimo non solo dello stadio ma anche di tutti gli altri progetti previsti nella zona, come la nuova sede Istat, il campus, le torri Rfi e il Tecnopole, ma non solo su Pietralata bensì sulle zone di piazza Bologna e sull’area del Pertini. C’è stato uno studio dell’impatto del traffico sulla rete stradale intorno a queste zone? — ha chiesto — Ricordo che nell’area arriveranno anche centinaia di case nei progetti F555, gli appartamenti del Print e i 350 alloggi vicino alla chiesa di san Michele Arcangelo. Aggiungere a questo disastro annunciato l’altro disastro dello stadio sarebbe una follia”.
Ancora più diretto Agostino Manzi, del comitato Villa Blanc: “Questo impianto sarà dedicato alla sottocultura per eventi di massa di scarsa qualità. Ritengo inoltre un vulnus non aver chiesto il parere del II Municipio. Ricordo le criticità per l’intasamento del traffico e quella relativa all’impatto sonoro sull’ospedale”.
A loro ha risposto Lorenzo Mancuso, del comitato Pro Stadio. “Mi sembra inutile stare qui a parlare eccessivamente del progetto preliminare oggi non abbiamo ancora il progetto definitivo. Ci stiamo confrontando sulle criticità emerse nel preliminare ma io do per scontato che tutte queste vengano risolte. Problemi irrisolvibili non ne vediamo: la Roma dovrà lavorare sull’impatto acustico e su quello per la viabilità. Ma ci stanno lavorando i migliori progettisti del mondo. Penso, ad esempio, a una ztl per l’area e a una lunga preferenziale per il Pertini”.
Mauro Covino, del comitato Colline e Valli, ha aggiunto che “attraverso lo stadio su questa grande area indeterminata torna ad accendersi un faro. ‘Viva Dio’ che arrivino un campus, il tecnopolo e il polo Rfi. Auspichiamo uno stadio moderno con una funzione intelligente anche per eventi musicali e culturali”.
Denise Lupi, dello stesso comitato, ha ricordato che però “bisognerà lavorare sul problema dell’afflusso dei tifosi” e ha ricordato “la necessità di una ztl”. Anna Maria Bianchi, di Carte in regola, ha infine chiesto di poter “far decidere ai cittadini la sistemazione sul parco centrale dove, ad oggi, si prevedono campi di padel tennis e calcetto”.
È stato solo il primo momento di confronto tra l’amministrazione e i cittadini. Seguirà, nei prossimi tempi, la fase del dibattito pubblico che durerà 4 mesi.