17 Marzo 2022 - 9:19 . San Lorenzo . Cronaca

San Lorenzo nella morsa della mala-movida. Il Comitato: “L’ordinanza del sindaco non basta”

Foto presa dalla pagina Instagram Resist San Lorenzo
Foto presa dalla pagina Instagram Resist San Lorenzo

di Clarissa Cancelli

San Lorenzo stretto nella morsa della mala-movida. I residenti continuano a lamentare una situazione di degrado: il quartiere è infatti teatro di situazioni a dir poco spiacevoli. “C’è chi è più esasperato e chi cerca razionalmente di chiedere interventi. Ma nessuno è intenzionato a fare devastare il quartiere”. Sono le parole di Anna Esposito, residente e componente del direttivo del Comitato di quartiere San Lorenzo.

A Roma h24 la signora Anna ha raccontato la situazione in cui sono costretti a vivere i cittadini, stanchi della mala-movida nel quartiere. Qualche giorno fa sono state postate dalla pagina Instagram di  “Resist San Lorenzo”  immagini che hanno fatto il giro del web: alcuni cittadini di via dei Marsi e via dei Sabelli si sono trovati davanti agli occhi ragazzi e ragazze distesi a terra, troppo ubriachi per tornare nelle proprie case.

“Purtroppo, sono un po’ di sere che abbiamo notato questa nuova tendenza – spiega Anna -–. I ragazzi sono ubriachi e, dato che fa freddo, entrano negli androni. Dormono e fanno anche bisogni. La mattina la gente se li ritrova davanti e i palazzi sono praticamente devastati. È un fenomeno che abbiamo riscontrato soprattutto in queste due ultime settimane”.

“Abbiamo avuto incontri con la prefettura rispetto a quanto si stava verificando a San Lorenzo – continua –. Abbiamo denunciato la situazione. Quello che sta avvenendo ultimamente non è altro che la parte finale di un processo avviato da mesi: l’utilizzo del quartiere in maniera predatoria da parte di persone che vengono, bevono, si ubriacano e distruggono tutto”.

Le macchine, racconta ancora Anna, sono usate come pedane per ballare, vengono rotti i citofoni e c’è degrado dovunque.

I primi di febbraio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva firmato l’ordinanza che prevede l’obbligo di chiusura anticipata, dalle 22 fino alle 5 del giorno successivo, degli esercizi di vicinato del settore alimentari e misto che si trovano nel territorio dei municipi I e II.

Abbiamo raccolto, in pieno accordo con la Prefettura, la sollecitazione del primo e del secondo municipio – aveva commentato il sindaco Gualtieri – per tentare di porre un primo argine agli eccessi connessi alla movida serale di alcune piazze e aree della città, favoriti dalla vendita e dal consumo di bevande alcoliche e superalcoliche da asporto”.

Foto presa dalla pagina Instagram Resist San Lorenzo

“Provvedimenti come questi sono sicuramente utili – spiega la signora Anna –. Ma si stanno concentrando solo su due piazze, ossia Largo degli Osci e piazza dell’Immacolata, quando noi gli abbiamo detto che ormai sono tutte le strade a essere interessate da questo fenomeno. E questo ha colto impreparate le istituzioni che sono rimaste incredule di fronte ai video che abbiamo mostrato loro: veri e propri rave con centinaia di persone”.

“Non è chiudendo i mini-market alle 10 di sera che si ferma la diffusione di alcol e droga a San Lorenzo. C’è tutto un altro mondo dove poterli reperire. Certo, con l’ordinanza è stato dato un segnale di un maggior controllo del territorio. Ma non basta. Dovrebbero fare in modo che non arrivino migliaia di persone in un quartiere così piccolo. Non vogliamo blindarci, ma dovrebbero esercitare un controllo maggiore. L’apertura del quartiere non va scambiata per un ‘fate quello che volete’”.