10 Giugno 2022 - 7:33 . Pietralata

Nasce ufficialmente il Roma Technopole. Polimeni (Sapienza): “Sarà a Pietralata”

La firma per la nascita del Roma Technopole
La firma per la nascita del Roma Technopole

 Il Rome Technopole è nato ufficialmente, con la sigla dell’atto costitutivo della fondazione che lo governerà e che riunisce i partner fondatori dell’iniziativa. Tra queste sette università: Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Luiss, Tuscia, Cassino e Campus biomedico, 4 istituti di ricerca, Cnr, Enea, Istituto nazionale di fisica nucleare e Istituto superiore di sanità, istituzioni come Regione Lazio, Comune di Roma e Camera di Commercio, oltre a piccole, medie e grandi imprese e Unindustria. La sua sede? Sarà a Pietralata.

La firma è stata posta nel pomeriggio di mercoledì 8 giugno dai vari rappresentanti, tra cui il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessora capitolina alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, e la rettrice de La Sapienza, Antonella Polimeni, nel rettorato della stessa Sapienza. “Nasce un’ecosistema dell’innovazione a carattere regionale che alimenterà la filiera della ricerca e dell’innovazione in sinergia con le imprese e le Istituzioni pubbliche”, ha commentato proprio Polimeni.

Il nuovo tecnopolo potenzierà formazione, ricerca, innovazione e produzione industriale nei settori della transizione energetica, sostenibilità, trasformazione digitale, bio farmaceutica e salute. Tantissimi i partner che hanno previsto quote finanziarie nella fondazione che gestirà il tecnopolo: la Camera di commercio di Roma ha versato 100mila euro, quella di Latina 20mila, la Regione Lazio 50mila, il Comune di Roma 50mila, l’università La Sapienza 50mila, quella di Cassino 15mila, la Luiss 20mila, la Tuscia 15mila, Tor Vergata 40mila, Roma Tre 40mila e il Campus biomedico 20mila. Ed ancora, per le aziende, tra le altre: Airbus 30mila, Almaviva 40mila, Catalent 40mila, Eni 40mila, Leonardo 40mila, Thales 50mila, Mariemont 30mila, Coimar 30mila, Unicredit 40mila, Adr 20mila, Acea 20 mila. Infine: Unindustria 100mila, Inail 20mila, Cnr, Iss, Infn ed Enea 15mila ciascuno.

Il Lazio si è unito come non mai nella sua storia attorno ad un progetto che riguarda il futuro – ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti –. Il nostro tallone di Achille in passato è stato spesso questo: un territorio pieno di eccellenze ma spesso diviso e con scarsa propensione ad unirsi”.

E l’assessora Lucarelli ha aggiunto: “Roma ritorna al centro dell’attrazione internazionale per l’attrazione di talenti, ma il tecnopolo aiuterà anche nell’attrazione di investimenti”.

Per il rettore della Luiss Andrea Prencipe si tratta di  “un’iniziativa di straordinaria rilevanza perché l’innovazione è sempre più coralità. Gli attori intervenuti oggi rappresentano appunto la coralità del Lazio: ricerca, industria, università e pubblica amministrazione uniti per produrre innovazione”.

Per il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, ” è la conclusione di un percorso che dura da due anni. Il tecnopolo è il primo esempio di una compagine così ampia che riunisce il mondo dell’economia e della ricerca della nostra regione. Ora si apre la fase della realizzazione: lavoreremo con uguale senso di responsabilità. Abbiamo anche già intercettato un primo finanziamento del Pnrr ma seguirà altro sostegno da parte della Regione Lazio nell’ambito della prossima programmazione comunitaria oltre a quello del Comune anche in ambito di localizzazione”.

Il nuovo tecnopolo punta a valorizzare in un unico polo le eccellenze accademiche di Roma. “La sede sarà a Pietralata, ne riparleremo appena il Comune rilascerà i permessi nelle aree de La Sapienza” ha spiegato Polimeni dopo la stipula. Una location poco dopo confermata all’agenzia Dire anche da Lucarelli: “Sì la sede sarà a Pietralata, ora lo possiamo dire”.

Tra gli obiettivi specifici del Technopole: incrementare il numero dei laureati magistrali nei settori strategici (si punta al raddoppio in 5 anni), potenziare la sinergia con le imprese regionali e nazionali, aumentare il numero dei brevetti, promuovere start up, aumentare l’attrattività del sistema regionale della formazione e della ricerca, attrarre sul territorio grandi imprese”.