6 Marzo 2022 - 12:29 . Cronaca

Guerra in Ucraina, il Capo dello Stato alla messa nella Chiesa di Santa Sofia

Il presidente Mattarella all'omelia alla chiesa di Santa Sofia (foto dal profilo Twitter del Quirinale)
Il presidente Mattarella all'omelia alla chiesa di Santa Sofia (foto dal profilo Twitter del Quirinale)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato alla Basilica di Santa Sofìa nel quartiere Boccea a Roma, chiesa Ucraina cattolica, per prendere parte alla messa. La chiesa nazionale degli ucraini a Roma, fa capo all’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.

Rettore della Chiesa di Santa Sofia dal 2014 è don Marco Yaroslav Semehen, nato a Ternopil’ (Ucraina) nel 1980, sacerdote dal 2008 e dal 2020 presidente dell’Associazione religiosa “Santa Sofia” per i cattolici ucraini, che ha sede nella Basilica. Dove sono in corso in questi giorni iniziative di preghiera e di solidarietà a favore del popolo ucraino, come testimonia la lunga fila di automobili, oltre 500, che si è formata sabato 5 marzo, fuori da Santa Sofia per consegnare i beni di prima necessità donati alla popolazione ucraina.

Oggi, 6 marzo, prima domenica di Quaresima, si tiene la Divina Liturgia (denominazione della celebrazione eucaristica nel rito bizantino) in lingua ucraina, con la benedizione delle icone. “Per noi ucraini non è un tempo normale, nonostante le nostre preghiere, stiamo vivendo un periodo molto difficile, il periodo della guerra, dell’invasione russa del nostro Paese – ha detto don Marco Yaroslav Semehen, nel corso dell’omelia a cui ha partecipato il Capo dello Stato –. Una guerra inutile, ingiusta. Il popolo ucraino è un popolo pacifico e mai ha avanzato pretese da nessuno, per nessun metro quadrato di terra. Probabilmente la nostra unica ‘colpa’, davanti al governo russo, è quella di volere essere europei, ma l’Ucraina è un paese europeo, noi abbiamo fatto questa scelta, rispettando i diritti e la dignità umana”.

“Faremo tutto quello che si può”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Don Marco Yaroslav Semehen.