1 Aprile 2022 - 8:57 . Tiburtino . Cronaca
Commissioni, Municipio e cittadini in campo per la stazione Tiburtina. Idee a confronto
di Clarissa Cancelli
La proposta di una Commissione capitolina ad hoc, l’avanzamento dei lavori, l’abbattimento degli alberi, le istanze dei cittadini. Sono tanti i temi in gioco riguardanti il futuro della stazione Tiburtina. Roma h24 ha ascoltato le opinioni del vicepresidente del Consiglio del II Municipio Patrizio Di Tursi e del portavoce del Comitato Cittadini stazione Tiburtina Lorenzo Mancuso.
Il 30 marzo si è tenuta la lunga seduta congiunta delle commissioni capitoline Mobilità e Urbanistica, riunite per trattare il tema del futuro delle aree a ridosso della stazione. Il tutto alla presenza dei comitati di cittadini che da anni si battono per la rinascita della zona. Dalla riunione è emersa una data per la fine dei lavori per la risistemazione superficiale del piazzale ovest: settembre 2022.
“La Giunta scorsa non aveva preso in considerazione le richieste della cittadinanza e dei comitati, come invece è stato fatto in questo incontro – spiega a Roma h24 il vicepresidente Patrizio Di Tursi, che ha partecipato alla riunione –. Soprattutto riguardo il tema degli alberi e dello spostamento dei bus. Sono sempre del pensiero che sia opportuno istituire una Commissione capitolina ad hoc per la stazione. Diversi consiglieri, sia di opposizione che di maggioranza, si sono mostrati favorevoli alla mia proposta. A breve sarà calendarizzato un Consiglio straordinario proprio su questo”.
“L’obiettivo della Commissione è quello di essere un raccordo per le diverse istituzioni e per le diverse realtà – continua il vicepresidente – È un primo passo. Non possiamo che essere felici che ora ci sia una data, ma senza una regia, non si va avanti. Ieri sono intervenute anche Atac, che ha lamentato l’assenza di bagni per i lavoratori, e Trenitalia. I comitati vanno ascoltati. Questa è una questione che non riguarda solo il II Municipio, ma tutta Roma. Dobbiamo lavorare anche in vista del Giubileo che la Capitale andrà a ospitare non troppo prossimamente. È un tema che non è stato mai coordinato nella maniera giusta e appropriata. Con la Commissione questo è possibile”.
Oltre alla proposta di una Commissione capitolina ad hoc, c’è un altro grande tema: gli alberi che, con l’avanzare dei lavori, andranno abbattuti. I cittadini presenti alla riunione, a partire dai rappresentanti del Comitato Cittadini stazione Tiburtina, hanno contestato proprio il progetto in corso, in particolare per l’imminente taglio di un gruppo di lecci presenti sulla sede del cantiere.
“Il problema del progetto non è solo l’abbattimento degli alberi, ma il fatto che compromette definitivamente la zona per i prossimi venti anni – racconta invece il portavoce del Comitato Cittadini stazione Tiburtina Lorenzo Mancuso –. Si asfalta completamente tutta un’area allargando la carreggiata. In tutto questo a farne le spese sono gli alberi. Bisogna migliorare il progetto che si sta realizzando perché è ora una follia. Come ultima istanza, che si provi almeno a spostare questi lecci. Perdere alberi che hanno quaranta anni è un peccato”.
“Noi abbiamo un’altra visione rispetto a quella portata avanti dalla Giunta 5 stelle per le stazioni. Noi vorremmo degli spazi pedonali riqualificati. Abbiamo fatto una manifestazione contro il taglio degli alberi sabato e con tutto quell’asfalto faceva molto caldo. Immagino quando sarà giugno. È necessario, invece, potenziare il verde e creare uno spazio di qualità. Ma è anche una questione di estetica per la nostra città. Bisogna agire adesso”, continua.
Alla domanda se sia davvero utile una Commissione ad hoc per la stazione, Mancuso risponde: “secondo me non serve. Io credo che i presidenti della commissione Mobilità e Urbanistica abbiano già dimostrato di sapere ascoltare e di sapere gestire più cose insieme. Ci sono assessori, presidenti che fanno un buon lavoro. Non serve andare a creare un altro organo. Abbiamo già dei referenti”.
E aggiunge: “parliamo di competenza a 360 gradi perché parliamo di un pezzo di Roma che può cambiare davvero l’immagine della città. Questo quartiere ha grandi potenzialità. Il cambiamento che vedo è che il dibattito sulla stazione Tiburtina che prima veniva portato avanti in gran segreto, adesso viene fatto pubblicamente. Ieri per la prima volta in una commissione comunale sono stati invitati tutti gli attori: dai cittadine a Ferrovie dello Stato, passando per tutti gli uffici e i servizi (Atac, Cotral). Vedo la reale volontà di fare sì che lo spazio pubblico non resti indietro rispetto al privato, seguendo le linee che noi cittadini abbiamo portato ufficialmente in Comune, ovvero una riqualificazione dello spazio pubblico in collaborazione con tutti i privati che ne hanno interesse”.