27 Luglio 2022 - 12:16 . San Lorenzo . Retesociale
Apre a San Lorenzo il primo centro anti-violenza della Sapienza. Sarà aperto a tutta la cittadinanza
A San Lorenzo un centro anti-violenza: è stato inaugurato mercoledì 27 luglio alle 10, negli spazi della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza in via dello Scalo San Lorenzo 61. Lo spazio è promosso da Sapienza, Regione Lazio, DiSCo ente regionale per il diritto allo studio e Telefono Rosa.
“Il Centro che andiamo a inaugurare – dichiara la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni – rappresenta il raggiungimento di un obiettivo e al contempo un passo in avanti nella lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione, in particolar modo in un quartiere complesso come quello di San Lorenzo. Lo abbiamo fortemente voluto come Comunità universitaria perché esso è parte integrante della mission di Sapienza volta a promuovere una società sempre più equa e inclusiva.
Il Centro antiviolenza, grazie alle diverse professionalità e competenze multidisciplinari dell’Ateneo, offrirà un servizio gratuito di accoglienza, supporto giuridico e psicologico e di mediazione sociale rivolto alle vittime o alle potenziali vittime di ogni forma di violenza di genere e sarà aperto non solo alla Comunità Sapienza, ma a tutta la cittadinanza. La nuova struttura rafforza e conferma il costante impegno dell’Università che, oltre agli organismi preposti alla tutela dei diritti delle studentesse e degli studenti, dei membri del personale docente e tecnico-amministrativo-bibliotecario, ha visto l’istituzione del Comitato tecnico scientifico sulla Diversità e Inclusione, nonché il team di lavoro dedicato alla predisposizione del Gender Equality Plan 2022-2024 di Ateneo, e la nomina della consigliera di fiducia di Ateneo.
All’evento hanno partecipato la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati, l’assessore all’ Università, Ricerca, Start – Up e Innovazione Paolo Orneli, il presidente di Disco Lazio Alessio Pontillo e la presidente Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli.
“Nel 2013 nel Lazio c’erano solo 8 centri antiviolenza, noi li abbiamo aumentati fino a 34. Finalmente è nata una rete territoriale, sostenuta dal finanziamento della Regione e dal protagonismo delle donne, ma il nostro obiettivo è andare avanti e arrivare a 60 – ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – abbiamo aperto anche 15 case rifugio per denunciare un’assenza, quella dello Stato, complice della violenza della solitudine in cui precipita una donna offesa. La colpa della violenza è del maschio, ma lo Stato non ha giustificazioni per il vuoto in cui lascia la donna. Si tratta di rispettare i valori della nostra costituzione che in questa Regione non erano garantiti. Ma siamo solo all’inizio, dobbiamo ancora implementare questo sforzo. Per questo abbiamo raddoppiato la risorse da 1 a 2 milioni per le politiche di contrasto alla violenza”. Zingaretti ha fatto riferimento al fondo per i bambini e le bambine orfane, i fondi per tornare a lavorare ed essere libere ed emanciparsi dalla famiglia di origine. “Stiamo facendo di tutto affinché il tema della violenza di genere sia sconfitto”.