27 Aprile 2022 - 9:05 . San Lorenzo . Cronaca
Un’ordinanza non basta. A San Lorenzo continua a imperversare la mala-movida
di Clarissa Cancelli
Un’ordinanza non basta. È una frase sentita e risentita, pronunciata da residenti e istituzioni: lo ha chiarito molte volte il Comitato di Quartiere San Lorenzo, lo hanno reso noto il mese scorso anche le presidenti di quattro Commissioni del II Municipio (Lucrezia Colmayer, commissione Cultura, Federica Serratore, commissione Politiche Sociali, Barbara Auleta, commissione Bilancio e Commercio, e Francesca Marina Morpurgo, commissione Scuola e Politiche giovanili).
Il provvedimento firmato i primi di febbraio dal sindaco Roberto Gualtieri, che prevede l’obbligo di chiusura anticipata, dalle 22 fino alle 5 del giorno successivo, degli esercizi di vicinato del settore alimentari e misto che si trovano nel territorio dei municipi I e II, non è sufficiente per contrastare la mala-movida a San Lorenzo. E questo appare sempre più evidente se si getta uno sguardo sull’account Instagram chiamato “Spotted San Lolloo”: scene di degrado, riprese e prontamente pubblicate sui social, mostrano ragazzi che si ubriacano fino a non tenersi più in piedi, ballano e gridano a squarciagola. Musica a palla, bottiglie a terra, senza il minimo rispetto per i residenti.
Il 26 aprile in Giunta municipale è stata discussa la proposta di delibera “Promozione e Realizzazione del progetto ‘Estate a San Lorenzo 2022-2024″, con la quale “chiamiamo i soggetti privati a presentare progetti per allestire iniziative culturali da metà giugno e per quattro mesi in piazza dell’Immacolata, largo degli Osci, al parco dei Caduti, a Villa Mercede. Si tratta di un bando che durerà tre anni”, ha spiegato la presidente del II Municipio Francesca Del Bello a Repubblica.
Iniziative culturali, dunque, finalizzate a creare spazi alternativi per i giovani. Lo aveva chiarito Lucrezia Colmayer, presidente della commissione Cultura del II Municipio, già il mese scorso a Roma h24. “Più spazi culturali e dedicati ai giovani apriamo nella città, più diamo alternative e decongestioniamo i luoghi della movida. Questa, almeno, è l’idea. Ma per metterla in pratica, è necessaria un’alleanza inter-municipale”, aveva spiegato, aggiungendo che l’ordinanza di Gualtieri “è una sorta di tampone che va a coprire un’urgenza che, però, necessita una soluzione più complessa”.
Secondo la presidente Del Bello, sarà possibile “invertire la tendenza entro l’estate”. Intanto, però, sui gruppi e sulle pagine social dei residenti del quartiere, i toni continuano a essere accesi e le denunce non sembrano avere fine.