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Speciali iniezioni per salvare i pini del quartiere dai parassiti

di Sergio Campofiorito

É partita la campagna di salvataggio dei pini del quartiere. Dalla mattinata di giovedì 28, quattordici alberi sono sottoposti a cure per debellare i parassiti che li stanno infestando: la processionaria e, soprattutto, la cocciniglia tartaruga.

Con normali trapani, si praticano uno o più fori (dipende dalla circonferenza) nel fusto

Le piante trattate sono tutte nel quadrato che comprende l’area verde di via Sabotino (otto), l’associazione bocciofila Delle Vittorie (una), il Centro sociale anziani (una) e l’area cani Baupark (quattro).

Si introduce la “siringa” nel tronco, attraverso il foro appena praticato

La cura, chiamata Nuovo metodo Corradi (dal nome dell’agronomo che l’ha ideata), consiste in speciali iniezioni di uno o più fori nel fusto a circa un metro da terra, fatti con una apposita punta per realizzare piccoli buchi di massimo quattro millimetri nello xilema, dove passa la linfa. L’operazione può essere paragonata a una iniezione endovenosa fatta a un albero. Con una particolare siringa viene somministrato un liquido a base di abamectina. Il prodotto, che non ha alcun effetto su uomini e animali, né rimane nei pinoli, si diffonde verso la chioma dove entra in contatto coi parassiti che muoiono appena provano a nutrirsi degli aghi. Ad operare sono due tecnici della società Gea (Gestione endoterapia arborea), Francesco Zanella (36 anni) e il dottore forestale Stefano Cupellini (43), a seguirli c’è Renato Sartini, responsabile dell’associazione Amici di Via Plava che fortemente ha voluto questo progetto che ha ottenuto l’avallo del Municipio.

Le punture ai pini del parco Plava

Il trattamento, oltre a debellare la processionaria del pino, può rappresentare la svolta per sconfiggere la cocciniglia tartaruga, un insetto proveniente dal Nord America che, in pochi anni, ha prima raso al suolo gli esemplari della Campania e poi ha invaso anche le nostre aree.

Alla fine dell’operazione, il buco viene chiuso con appositi legnetti

Il progetto “Riserva paesaggistica dei pini delle aree verdi di via Sabotino”  ha un valore economico di 3mila euro, è sponsorizzato integralmente dalla Gea stessa.

Renato Sartini, a sinistra, osserva l’applicazione della cura contro i parassiti dei pini

“Gli alberi sono cittadini di Roma alla pari degli esseri umani. Non pagano le tasse, ma ci forniscono l’ossigeno che ci fa vivere. Siamo tutti parte di un’unica comunità: l’ecosistema romano. Siamo parte del tutto”. Renato Sartini, giornalista scientifico e responsabile dell’associazione Amici di Via Plava, commenta così il trattamento.

La cocciniglia tartaruga

Di fatto, è nata la “Riserva paesaggistica dei pini di via Sabotino”. “Il progetto – continua Sartini – nasce per dare a tutta Roma un laboratorio. Prima che la natura o la scienza riescano a risolvere il problema dei parassiti che attaccano i nostri alberi, dobbiamo proteggere quello che c’è, penso ai pini dei Fori imperiali o a quelli di Castel Sant’Angelo. Dobbiamo intervenire subito o si rischia di ripetere la strage causata dal punteruolo rosso che in diverse città ha ucciso la palma”.

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