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Febbraio 1970, dal Teatro delle Vittorie va in onda la prima puntata di Rischiatutto

di Antonio Tiso

“A Mike Bongiorno abbiamo voluto tanto bene. Rischiatutto ci piaceva. Con mio padre la seguivamo sulla tv in bianco e nero, ma non sapevo la girassero al Teatro delle Vittorie. È un luogo spazioso, dove avevo visto i miei primi film quando era ancora un cinema”. Sono le parole di Anna Maria Righi, insegnante in pensione di Prati a proposito della storica trasmissione. La prima puntata fu girata il 5 febbraio 1970 . Rischiatutto era un telequiz e andava in onda sul Secondo programma della Rai alle 21.15 del giovedì sera. In totale contò cinque edizioni, fino al maggio 1974. L’idea originale fu presa da un format americano.

Mike Bongiorno conduce il Rischiatutto

La trasmissione, inizialmente, doveva chiamarsi “A repentaglio!”, il nome però venne cambiato durante la fase di preparazione. Autori del quiz erano Paolo Limiti e Ludovico Peregrini che a causa dei suoi inevitabili dinieghi alle richieste di deroga al regolamento, venne soprannominato “Signor no”.

La regia era di Piero Turchetti, coautore del programma, che passò alla storia della televisione italiana insieme alla frase che il presentatore Mike Bongiorno usava per introdurlo: “Fiato alle trombe, Turchetti!”.

La sigla di testa e le sigle di coda furono ideate e realizzate da Sandro Lodolo. La scenografia era di Tullio Zitkowsky. Nella conduzione, Bongiorno fu affiancato per tutte le cinque edizioni da una giovane valletta italo-argentina, Sabina Ciuffini, studentessa universitaria a Roma. Fino a luglio 1970 il programma fu registrato nel Teatro delle Vittorie di Roma (insieme a “Arrivi e partenze”, fu l’unico programma condotto a Roma da Bongiorno).

Ciuffini, in un’intervista recente ha ricordato quei giorni: “Tra i concorrenti c’era un sagrestano e pare che il Papa ci guardasse. Era un gioco, doveva durare pochi mesi e continuò per cinque anni.”

Concorrenti di Rischiatutto

“La seguivo da ragazzino, era divertente”, ricorda Armando Arrigoni, ristoratore del mitico Cesare a Prati. “Il professor Inardi era molto preparato. Poi ricordo la signora Longari. Era un piacere vedere la trasmissione, era anche istruttiva, la gente accedeva a informazioni diverse. All’epoca non c’era internet, molto meglio che aprire i pacchi di oggi ”.

Nel settembre 1970 il programma si trasferì negli studi della Fiera di Milano, con l’eccezione delle semifinali e finali del ’72 e ’74, ospitate nel più capiente Teatro dell’Arte di Milano. A testimonianza della popolarità dei telequiz dell’epoca, è da ricordare che molti dei concorrenti ammessi al Rischiatutto avevano già fatto domanda per partecipare a “Lascia o raddoppia?”.

Il programma, sempre condotto da Bongiorno, avrebbe dovuto riprendere il suo corso su Sky Uno nell’autunno del 2009 (col titolo RiSKYtutto), ma a causa dell’improvvisa scomparsa del conduttore, avvenuta l’8 settembre di quell’anno, venne annullato.

GUARDA la prima puntata di Rischiatutto


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