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Dai rifiuti al recupero delle caserme: il programma di Bonaccorsi

di Sergio Campofiorito

Lorenza Bonaccorsi è la candidata di centrosinistra per la presidenza del I Municipio. Così, nella giornata del 20 giugno, è stato sancito negli undici gazebo distribuiti nel territorio. L’ex sottosegretaria dem al Turismo del governo Conte bis ha messo in fila Matteo Costantini (Demos) e Raffaele Pulika Calzini (Liberare Roma).

Per il candidato sindaco, i votanti hanno scelto Roberto Gualtieri, 55 anni. L’ex ministro dell’Economia ha ottenuto oltre il 60 per cento delle preferenze. Alle votazioni hanno partecipato in 45mila. Al secondo posto Giovanni Caudo, minisindaco uscente del III Municipio.

Chi è Lorenza Bonaccorsi

Lorenza Bonaccorsi

Bonaccorsi, romana classe ’68, è laureata in Storia economica all’università di Milano. Ex dirigente della Regione Lazio, nel 2006 entra nello staff dell’allora ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. 

Tra il 2013 e il 2018, per il Pd, è alla Camera dei deputati, eletta nella circoscrizione Lazio 1. Nel 2019 il punto più alto della sua carriera politica, quando ricopre il ruolo di sottosegretario del ministero per i Beni e le attività culturali nel governo Conte II. 

Nel caso in cui sarà lei la futura minisindaca che prenderà il posto di Sabrina Alfonsi, Bonaccorsi ha già annunciato che il suo vice sarà Emiliano Monteverde, attuale assessore al sociale della giunta uscente.

Il programma

Bonaccorsi, nella sua pagina Facebook, ha annunciato cinque punti sui quali si baserà il programma da presentare agli elettori nella tornata autunnale.

1) Un Piano di recupero del Centro storico

Contro lo snaturamento del nostro centro, che sta perdendo la sua ricchezza, il suo tessuto storico e culturale. Le case si spopolano, restano vuote o cedono il passo alle attività turistico ricettive. Le piazze cambiano forma, i più anziani lasciano i quartieri, i giovani non ritornano, così come gli artigiani, con le botteghe che lasciano il posto ad avventori temporanei. Il centro storico di Roma deve tornare ad avere una sua identità, a valorizzare tradizioni e caratteristiche. La residenzialità deve tornare a essere centrale. Nuove politiche per la residenzialità: provvedimenti tipo cedolare secca solo per affitti residenziali, difesa del patrimonio storico e identitario delle attività commerciali e artigianali. Maggiore impulso alle iniziative culturali: non solo grandi eventi ma anche cultura per il territorio.

2) Un Centro storico sostenibile

Il centro di Roma è anche il suo polmone, il centro verde delle ville e dei parchi nei nostri quartieri. Un patrimonio che dona respiro alla città e che merita maggiore attenzione e una cura particolare per la qualità della vita e per il decoro urbano. Una mobilità pubblica sempre più elettrica, realizzando delle infrastrutture di qualità per quella dolce e incentivi all’elettrico privato, a partire da una E-Ztl per i veicoli di trasporto e logistica. Un’efficiente pulizia con una raccolta rifiuti porta a porta per bar e ristoranti. Un’adeguata manutenzione del verde e dei parchi anche in forma integrata.

3) Un Centro di rigenerazione urbana e cultura

Nel I Municipio ci sono beni comunali abbandonati, degradati e anacronistici, per i quali sarà necessario un piano di riuso, come per le caserme, i depositi, etc., da destinare a spazi culturali, sociali e nuove funzioni. Una nuova attenzione per l’edilizia popolare e rigenerazione di caserme, uffici dismessi e altri immobili pubblici che possono tornare a nuova vita sia con progetti di quartiere che con grandi programmi cittadini.

4) Un Centro di Solidarietà e diritti

Roma è una grande Capitale cosmopolita e ha in sé tutte le contraddizioni delle città contemporanee. Anche nel nostro municipio ci sono povertà e diseguaglianze, necessità d’integrare culture e cittadini di diverse nazionalità. Un processo continuo per rendere più ricchi di umanità e sicuri i nostri quartieri. Proseguire il lavoro con il Patto di Comunità nei quartieri potenziando investimenti e politiche per la promozione dei diritti, della lotta alle diseguaglianze e dell’inclusione. Recuperare spazi come l’ex Cinema Apollo, di proprietà del Comune, da dedicare a queste attività. Proseguire l’impegno nelle scuole e sostenere le organizzazioni pubbliche e private, laiche e religiose presenti nel territorio, per aiutare i nostri concittadini più deboli e garantire inclusione e sicurezza per tutti.

5) Il Cittadino al Centro

Ricuciamo la città, recuperiamola insieme. Solo con lo scambio di idee con i cittadini attivi nei quartieri, nei rioni, riusciremo a trasformarla e salvarla dai problemi che la attanagliano. I cittadini esercitano concretamente i loro diritti riempiendoli della vita per la quale ritengono che valga la pena lottare. Una campagna di ascolto e dialogo continuo con i residenti e le associazioni, per sviluppare una collaborazione e iniziative contro gli eccessi della “malamovida”. Lo sviluppo ulteriore di programmi di compartecipazione urbana per la gestione e cura di spazi pubblici da parte di soggetti privati.


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