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Compie 120 anni una storica palestra del nostro quartiere

di Daniele Petroselli

Scendere gli scalini di via Tommaso Campanella 7 è come salire a bordo di una macchina del tempo e ritrovarsi proiettati in un’altra epoca, in un’altra Roma. Ed è così, perché l’Asd Borgo Prati-Roma 1899 è una palestra d’altri tempi, un unicum in tutta la città. 120 anni di storia proprio in questo 2019 per la società presieduta attualmente da Paride Bentivogli.

La prima sede in via belli

L’Asd deve i suoi natali a un’idea di Aristide De Rossi, che portò le prime attività all’interno della scuola elementare Umberto I in via Giuseppe Gioacchino Belli. Ma non sarà l’unica sede per la Borgo Prati, che passerà per via Boezio, via Andrea Doria e poi nel 1949 quella dove tutt’ora i ragazzi continuano ad allenarsi.

Allenare i ragazzi per curare lo spirito

Judo, aikido, lotta greco-romana, kung-fu e pesistica, queste la attività che da sempre hanno contraddistinto questa società, come racconta Danilo Di Feliciantonio, vicepresidente della Borgo Prati e Maestro benemerito Fijlkam: «All’epoca lo scopo era far allenare i ragazzi per curarne lo spirito. E da allora continuiamo su questa linea. Qui sono passati anche nomi importanti come atleti olimpionici e mondiali. Due tra tutti: Umberto Silvestri, classe 1915 che partecipò ai Giochi di Berlino nel ‘36, di Londra del ‘48 e di Helsinki del ’52 e che ha fatto la storia della lotta in Italia, e Francesco Trepiccioni, anche lui olimpionico a Berlino e Londra. E poi ospitiamo spesso grandi campioni o futuri campioni, come Matteo Piras, che vengono per un giorno a fare lezioni agli iscritti».

“La nostra droga? Pasta e fagioli”

Ed è forse proprio l’atmosfera speciale della palestra ad attirare tanto i ragazzi. Ma soprattutto un ambiente familiare, perché nel quartiere ormai la Borgo Prati è di casa. E il legame è forte: «Le nostre droghe sono pasta e fagioli e pane e mortadella, diceva un nostro ex presidente, Antonio Piergentili fiumarolo di Prati – scherza Di Feliciantonio –. L’attuale presidente è un ex prof di ginnastica artistica e insegnava nei vecchi locali di via Orazio. Io sono entrato nel 1974, avevo 24 anni e da allora non me ne sono più andato. Siamo riusciti a creare un ambiente non solo altamente professionale, ma soprattutto sano. Sono tanti quelli cresciuti qui e che ora portano anche i loro figli ad allenarsi. C’è una sorta di legame affettivo con il quartiere, una tradizione che continua e questo per noi è motivo di orgoglio.

“Insegniamo a cadere e a sapersi rialzare”

Insegniamo il rispetto e soprattutto a cadere, che non è solo acquisire sicurezza e padronanza del proprio corpo, ma soprattutto imparare la sconfitta e il sapersi rialzare subito. Princìpi fondamentali non solo nello sport ma anche nella vita». Come quello della solidarietà: dal 2017 infatti va avanti la collaborazione con la Onlus “Sport senza frontiere” per l’inserimento sociale di giovani in condizioni di disagio, avviandoli allo sport.

Dal lontano 13 agosto 1899, quando andò in scena la prima lezione del Ricreatorio Borgo Prati (la vecchia denominazione), la palestra ne ha fatta di strada. 120 anni di storia, con oltre 50 mila tesserati e più di 2 mila titoli, che rischiano però di essere cancellati: «Abbiamo un grosso contenzioso con il Comune, che ha scoperto di avere dei locali catalogati come scantinati e che sono tornati di interesse. Ci furono assegnati nel 1949 con la dicitura di scantinati adibiti a palestra ginnica. Ora però il canone rischia di essere non più sostenibile per noi. Non so fino a quando riusciremo a resistere».

Ma intanto si pensa a festeggiare: «Nell’ultimo weekend di settembre vogliamo radunarci nello stesso cortile che ci ospitò nel trentennale, quello della scuola Cairoli. Speriamo che davanti a noi ci siano altri 120 anni di soddisfazioni».

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