Prati | La Storia

9 gennaio 1900: nasce a Prati la polisportiva Lazio

di Daniele Petroselli

Il 9 gennaio del 1900 a piazza della Libertà nasceva la polisportiva Lazio. Furono nove ragazzi (Luigi Bigiarelli, Giacomo Bigiarelli, Odoacre Aloisi, Alceste Grifoni, Galileo Massa, Arturo Balestrieri, Enrico Venier, Alberto Mesones e Giulio Lefevre) a dare vita, nel cuore di Prati, a quello che era un sogno.

In pochi forse sanno che sempre nel nostro quartiere si disputarono le prime partite di calcio della squadra biancoceleste. Dove? Nella Piazza d’Armi, che non era altro che un vasto quadrilatero delimitato dagli attuali viali Carso, Angelico, delle Milizie e parte del lungotevere delle Armi. Era usato per le esercitazioni militari durante le mattinate, mentre il pomeriggio veniva frequentato da atleti di varie discipline.

LA CARTINA CHE MOSTRA DOVE SORGEVA LA PIAZZA D’ARMI

Qui però i soci della Lazio si allenavano al podismo e al calcio. Ed è qui che furono posizionate le prime porte di legno costruite dal falegname Alberto Canalini, che aveva la bottega adiacente alla sede di via Valadier 21, per far giocare la Lazio. Qui andò in scena il primo vero derby di Roma e avvenne nella primavera del 1902, quando si scontrarono la Lazio e la Virtus (società nata ad opera di alcuni soci dissidenti della Lazio). A prevalere furono per 3-0 i biancocelesti. Mattatore dell’incontro fu Sante Ancherani, autore di tutte le reti.

Così anni dopo lo stesso Ancherani ricordò gli anni a Piazza d’Armi: “Da principio, ci mettevamo tutti in circolo, ci spogliavamo e poi cominciavamo a fa le porte coi vestiti. Ne mettevamo un po’ da una parte e un po’ dall’altra, misurando circa sette passi e mezzo tra un mucchio di vestiti e l’altro. Io che avevo fatto un po’ di sport fin da ragazzo e pe quel po’ di velocità che ci avevo riuscivo a fa qualcosa che, insomma, agli altri non riusciva. E così, decidemmo de formà la squadra (che per esse undici fummo costretti a mette dentro qualcuno che neanche pigliava mai la palla). A me m’elessero subito capitano e giocavo centrattacco. Per un po’ di tempo, andammo avanti così. Poi, finalmente mettemmo dei bastoni al posto dei vestiti. Ma non erano pali, erano proprio dei bastoni che avranno avuto si e no tre centimetri di diametro; e sopra mettemmo una cordicella e poi du bandierine, una da una parte e una dall’altra, ad una certa distanza dai pali. Così, almeno avevamo una porta, ma anche una direzione, dei punti di riferimento. E cominciammo a fa partite tra di noi. Ci levavamo la giacca, i calzoni e via a corre. Sotto ci avevamo i calzoncini fino alle ginocchia e dai calzolai ci facevamo mettere un po’ di striscette sotto alle scarpe nostre da passeggio pe nun scivolà. Poi, dopo un po’, visti i progressi che facevamo, venne la Virtus. Nacque da un dissidio tra noi laziali: alcuni si staccarono e fecero anche loro una squadra di football. Così, nel 1902 ci fu il primo incontro vero, il primo derby della storia tra la Lazio e la Virtus a Piazza d’Armi: e vincemmo noi 3-0. Per l’occasione, inaugurammo certe camicette de flanella, a scacchi bianchi e celesti. Ce l’eravamo fatte noi, anzi se me ricordo bene furono mia madre e mia sorella a cucille”.

La Lazio si allenò e giocò a Piazza d’Armi per quattro anni, dal 1901 al 1905. Poi il trasferimento al Parco dei Daini di Villa Borghese.

GUARDA come acquistare il volume Typimedia “Laziali in 100 personaggi (+1)”


Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie