Cavour | La Storia

8 febbraio 1914: il Tempio Valdese apre al culto

di Sergio Campofiorito

Sono passati 107 anni anni da quando il Tempio Valdese di piazza Cavour fu inaugurato. Era l’8 febbraio 1914. Una cerimonia solenne aprì al culto la struttura, nata per volontà della vedova americana di John Stewart Kennedy, facoltoso imprenditore che fece fortuna in America, che acquistò per conto della Chiesa evangelica valdese un terreno nel nascente Prati.

Della costruzione dell’edificio furono incaricati gli architetti Emanuele Rutelli e Paolo Bonci che iniziarono i lavori nel 1911. La chiesa è considerata un gioiello in stile liberty, con la sua facciata bianca che fa da contrasto ai colori degli interni e con la luce che passa attraverso le vetrate policrome. Nel corso degli anni, l’edificio è rimasto immutato, a eccezione della sistemazione interna delle panche.

Il Tempio Valdese è una delle costruzioni più caratteristiche di Prati. E non solo perché si tratta di un edificio non cattolico, sebbene sempre cristiano, realizzato a poca distanza dalla basilica di San Pietro. Intorno alla sua costruzione si è incentrata infatti l’idea che Prati fosse sorto come un quartiere anticlericale.

Leggenda vuole infatti che tutte le strade siano costruite con l’intenzione di non far vedere mai ai passanti il Cupolone. A ciò si aggiungono i nomi delle vie, ispirati a grandi personaggi della Roma repubblicana e imperiale, condottieri, poeti pagani e oppositori del Vaticano. Un modo per il nuovo governo, in un’Italia da poco unificata, per oscurare il potere dei papi che avevano regnato fino a quel tempo sulla città.

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