Prati | La Storia

29 settembre 1977. Il Fonclea copre i rumori degli spari

di Sergio Campofiorito

Nelle stesse vie in cui, alla fine degli anni Settanta, rimbomba l’eco delle rivoltelle, a Prati apre uno squarcio di cultura che allontana la paura. Erano quattro amici al pub: Massimo Alfano, Marco Caroni, Francesco Ghidoli (proprietario del locale e tra i protagonisti del volume di Typimedia “Prati in 100 personaggi (+1)”) e Claude Mage, insieme, in via Crescenzio 82, aprono il Fonclea (anagramma di Falcone).

Un bancone bar, tavolini di legno e un palco sul quale si dà spazio a tutti i generi possibili, dal jazz al soul, passando per il blues e la musica latina che vede tra i suoi massimi esponenti Irio De Paula.

Era il 29 settembre 1977, da allora sono passati 43 anni, tutti a suon di musica.

Tutto ha inizio quando quattro soci chiudono una cantina vicino a piazza di Spagna, “Il Falcone”, dove i ragazzi si riuniscono per suonare e ascoltare musica rock. Massimo, Marco, Francesco e Claude decidono dunque di affittare un locale in via Crescenzio e aprire le porte ai giovani musicisti, diventando uno dei pochi pub che offre musica dal vivo: il Fonclea. Di qui passa anche Luca Laurenti, prima aiutante lavapiatti, poi sul palco come musicista, molti anni prima di avviare la propria carriera in radio e televisione. Altri gruppi hanno genesi al Fonclea, da Io vorrei la pelle nera dove canta una giovanissima Giorgia Todrani, a Latte e i suoi derivati, complesso rock demenziale in cui il comico duo Lillo & Greg sono i frontman.

Sergio Caputo, arrivato al successo con il disco del 1983 Un sabato italiano, scrive: “È come teletrasportarsi a Londra o a Dublino. Il motivo per il quale ci trascorro almeno due sere a settimana è che è pieno di donne e i fiumi di birra permettono di superare i convenevoli”.

LEGGI l’intervista al proprietario, Francesco Ghidoli

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