Cavour | La Storia

14 marzo 1885: la posa della prima pietra del monumento a Cavour

di Sara Fabrizi

Dove fino a poco tempo prima c’era un grande campo di bocce, nel 1884 è sorta piazza Cavour, dedicata al grande statista che, con il suo acume, è stato il vero artefice dell’Unità d’Italia. Le casupole nate negli anni d’oro delle osterie vengono abbattute, gli orticelli devastati per liberare i 27mila metri quadrati necessari.

Il 14 marzo 1885, dallo sterrato su cui si parcheggiano carrozzelle e calessi, si assiste alla posa della prima pietra del monumento al Tessitore d’Italia, Camillo Benso conte di Cavour. È una giornata di vento, la tramontana fischia in sottofondo alle note del concerto della banda municipale che accompagna l’evento. I vigili sorreggono con le mani la prima pietra, un blocco di travertino pesante settecento chili. All’interno viene un inserito un tubo di metallo cavo, sopra si legge la scritta “S.P.Q.R. a Camillo Benso conte di Cavour”. 

Per molto tempo, però, Cavour guarda un cantiere aperto, testimone del lentissimo progresso dei lavori per il nuovo Palazzo di Giustizia. La posa della prima pietra avviene esattamente quattro anni dopo quella del monumento della piazza: 14 marzo 1889. L’ha voluto con forza il ministro della Giustizia, Giuseppe Zanardelli, che in questo stesso anno è riuscito a far approvare il primo codice penale italiano (Codice Zanardelli) che abolisce la pena di morte. L’intento è quello di riunire in un unico edificio gli uffici giudiziari di Roma. L’esito, però, non è dei più felici. Il terreno su cui gli operai stanno innalzando le impalcature è cedevole, non potrebbe mai sorreggere il palazzo monumentale progettato da Guglielmo Calderini. È necessario costruire un’immensa platea in calcestruzzo spessa due metri.

1400 operai lavorano sotto al solo per sessantaquattro giorni di fila soltanto per poter gettare le fondamenta. La costruzione, ventidue anni dopo l’inizio dei lavori, viene inaugurata alla presenza del sovrano Vittorio Emanuele III, l’11 gennaio 1911.

GUARDA: come acquistare il libro “La Storia di Prati” di Typimedia editore


Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie