Cavour | La Storia

11 gennaio 1911, nasce il “Palazzaccio” di piazza Cavour

di Marco Liberati

Amato e odiato, simbolo laico dello stato italiano, in contrapposizione all’imponenza religiosa di San Pietro. I romani, avvezzi a sminuire il potere e suoi luoghi, lo hanno subito soprannominato “il Palazzaccio“. L’11 gennaio 1911 fu inaugurato il Palazzo di Giustizia di piazza Cavour, mastodontica rappresentazione della monarchia sabauda, completato dopo ben 22 anni di lavori e su cui piovvero critiche simili che in quello stesso periodo colpirono anche il Vittoriano di piazza Venezia.

Tra le critiche più feroci ci fu quella di Ugo Ojetti, critico d’arte e giornalista, che lo definì “una massa di travertino in preda al tetano”. L’anno successivo in Parlamento fu presentata un’inchiesta per un possibile caso di corruzione durante la costruzione e l’edificio, che presenta, con tutta la sua magnificenza esterna, difetti di praticabilità che gli avvocati romani devono affrontare ogni giorno: pochi ascensori, corridoi tutti uguali e senza indicazioni.

Per gli abitanti di Prati è diventato un punto di riferimento geografico, insieme ai giardini antistanti, ristrutturati negli ultimi anni dopo essere rimasti a lungo abbandonati e fatiscenti.

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