16 Luglio 2019 - 13:07 . Mazzini . Degrado

Via Settembrini, guardate lo stato in cui versa una storica via Prati

Via Luigi Settembrini è una delle arterie più importanti di Prati, rappresenta uno degli ingressi al quartiere (collega il lungotevere delle Armi a piazza Mazzini) ed è adornata da edifici storici e una lunga area verde. O almeno dovrebbe essere adornata, poiché lo stato in cui giace lo spartitraffico alberato, e ciò che è intorno, lungi dall’essere decoroso.

Il nostro tour inizia da piazza Mazzini e già si notano auto in sosta vietata che ostacolano l’uscita dalla rotatoria, una delle più pericolose della città, teatro frequente di incidenti. Pochi metri dopo, i cartelli che indicano come raggiungere le meraviglie di Prati sono coperti dai rami degli alberi, divenendo così ferraglia inutile.

Addentrandosi nella “boscaglia” si inciampa in una serie di ceppi di vecchi alberi tagliati e in un altro cartello stradale (riporta la tariffa oraria della sosta) reso invisibile dal fogliame. Un palo è ben piantato nel terreno, inutile in quanto non reca alcuna informazione, al contrario del palo che a pochi metri rimane disteso: questo sì servirebbe, indica il parcheggio per i motocicli.

Scatoloni e cianfrusaglie attendono soltanto di essere divorati dalle intemperie o dalla ruggine per diventare humus; una grossa latta da 25 litri di olio di semi, probabilmente gettata da un ristoratore, è abbandonata tra i cassonetti.

Il “finish” del percorso a ostacoli è reso da un cassonetto dei rifiuti, male in arnese e da giorni rovesciato a gambe all’area: a pensar male fa prima la natura a smaltirlo, per certi tipi di plastica ci vogliono circa tremila anni.  

Di recente, i residenti di via Settembrini hanno presentato un progetto al Comune per riqualificarla. Che venga accolto o meno, urge comunque un intervento.

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