30 Settembre 2020 - 14:27 . Prati . Cronaca

Via Lante, il “pianticidio” scatena una iattura. Così i vicini vendicano un nespolo spezzato

La "lapide" in memoria del nespolo
La "lapide" in memoria del nespolo

Beghe tra vicini sfociano in iatture in via Grazioli Lante. Una “lapide”, in verità un foglio A4 “decorato” a lutto per l’occasione, è stata eretta nelle vicinanze dell’incrocio con via Simone de Saint Bon, dove una volta c’era un giovane albero, piantato da poco a spese dei cittadini per il decoro della strada.

La “lapide” in via Grazioli Lante

Il nespolo della discordia è stato spezzato e gettato nella spazzatura, stando a quanto riferisce il comitato di zona, a compiere il “pianticidio” sarebbe stato un abitante della palazzina vicina a cui dava fastidio il tenero alberello.

I resti del nespolo gettati nel cassonetto

“Uno di noi, ma un po’ più volonteroso di tanti di noi – denuncia Isabella Colace, portavoce del comitato Mazzini – a proprie spese e utilizzando il proprio olio di gomito, aveva piantato questo delizioso nespolo, guarnendone anche la base con sassi bianchi e un’altra piantina di contorno, in uno degli innumerevoli tristi riquadri in cui il legittimo occupante era deceduto e la nostra ineffabile amministrazione si era ben guardata dal sostituirlo. Poco dopo c’è stata una lamentela da parte di qualcuno, abitante nel palazzo accanto all’alberello a cui, evidentemente, dava fastidio. A questa lamentela è seguita, da parte di un valoroso anonimo, la decapitazione della chioma, gettata nel cassonetto più vicino, nonché il taglio netto del tronco per evitare che il poverello, forse, potesse risorgere dalle sue ceneri”.

Il giovane tronco spezzato

Più che ricordo (con foto) del fu, nella lapide è riportato un augurio di sventura: “Sono io, quel che resta del Nespolo, e il responsabile di questo scempio abbia la mia stessa sorte. Una prece”.