23 Novembre 2019 - 13:07 . Cola di Rienzo . Social

Via Cola di Rienzo, ecco l’appello di una residente per rintracciare un’auto pirata

Automobilista distrugge un veicolo in sosta, viene soccorsa per un’ora da dozzine di passanti e poi svanisce nel nulla, senza preoccuparsi minimamente di entrare in contatto con il proprietario del veicolo danneggiato e senza che qualcuno dei testimoni abbia avuto l’accortezza di annotarsi almeno il numero di targa. 

Sta facendo il giro dei social la vicenda che vede coinvolta, suo malgrado, Cecilia Chiesa, 42 anni, residente in via Cola di Rienzo che lancia l’appello “Aiutatemi a trovarla”.

Tecnicamente non sarebbe neanche una pirata della strada la donna che, lo scorso 10 novembre, alle 6 del mattino, ha causato l’incidente. Un pirata della strada, dopo aver commesso il danno contro cose o persone, fa perdere le proprie tracce, invece la donna è stata immediatamente aiutata da commercianti, passanti, rider, gente che portava a spasso il cane e di tracce ne ha lasciate parecchie, anche impresse sui nastri della videosorveglianza.

“Sto cercando di rintracciare i testimoni – mastica amaro Cecilia, proprietaria della Volkswagen Polo uscita distrutta dall’impatto – ieri ho potuto visionare i nastri della videosorveglianza da cui si evince che l’automobilista era una donna che guidava una Yaris o una Clio di colore scuro. Nell’impatto le sono scoppiati gli airbag. I fotogrammi immortalano i passanti che la soccorrono e, dopo circa un’ora, arriva una Golf, guidata da un uomo di origine probabilmente asiatica, che aggancia il veicolo della donna e lo traina via”. A causa delle condizioni di luce, però non si notano i numeri di targa, soltanto il via vai di gente.

Anche l’auto parcheggiata davanti a quella di Cecilia ha subito danni

La Polo di Cecilia ha il semiasse posteriore spezzato e danni alla carrozzeria, il preventivo per aggiustarla ammonta a circa ottomila euro. Inoltre, nello scontro, è uscita malmessa anche l’auto parcheggiata davanti. “L’auto ha appena 6 mesi di vita e finirò di pagarla tra 4 anni – chiosa Cecilia – non sono assicurata per eventi del genere e il fondo delle vittime sulla strada non risarcisce i danni ai veicoli, ma a alle persone”.

Sul caso indaga il Commissariato di via Ruffini che sta stringendo il cerchio sulla pirata della strada. Un testimone aiuterebbe, ed ecco quindi l’appello “Aiutatemi a trovarla”.