11 Marzo 2021 - 10:10 . Prati . Cultura

Una nuova casa per il cinema Scipioni: così il Comune vuole salvare il sogno di Agosti

Casa del Cinema di Roma
Casa del Cinema di Roma

Una nuova casa per il cinema Azzurro Scipioni. Chiusa per sempre la storica sala di via degli Scipioni, il Comune lancia adesso un’idea per non perdere il patrimonio culturale accumulato in quarant’anni da Silvano Agosti. 

“Dopo aver instaurato in queste settimane un dialogo e un ascolto costante sia con Silvano Agosti, sia con la proprietà del cinema Azzurro Scipioni – annuncia l’assessora alla Crescita culturale, Lorenza Fruci – abbiamo compreso la volontà di Silvano di non proseguire. Ho così chiesto alla Casa del cinema di accogliere questa grande esperienza e portarla nuovamente a disposizione della comunità, promuovendo delle serate dedicate alla Casa”.

Silvano Agosti nella sala di proiezione dell’Azzurro Scipioni

L’esponente della giunta Raggi al contempo lancia un appello alla Fondazione cinema per Roma. “Auspico che la fondazione promuova, anche in sinergia con la Casa del cinema, iniziative che consentano di non disperdere il lavoro di Agosti e il valore dell’esperienza dell’Azzurro Scipioni. Da parte nostra ci impegniamo a valorizzare questa importante esperienza e a non dimenticare la sua storia così significativa e importante per il cinema e per i romani”.

Il cinema di via degli Scipioni 82 ha chiuso per sempre lo scorso 28 febbraio. Silvano Agosti, regista, scrittore, maestro di cinema ha dovuto arrendersi alla crisi portata dal Coronavirus. Le sottoscrizioni e le raccolte firme del quartiere, e non solo, hanno allungato soltanto l’agonia. Troppo alti i costi di gestione (leggasi: affitto) a fronte di uno zero alla voce incassi causata dalla prolungata emergenza sanitaria che ha chiuso cinema e teatri. Alcuni, purtroppo, in maniera definitiva.

A fine dicembre 2020, Agosti, che è anche uno dei protagonisti del volume Typimedia “Prati in 100 personaggi (+1)”, aveva lanciato l’allarme mettendo in vendita le poltrone a cinque euro l’una. Oggi c’è la speranza che un patrimonio del quartiere non vada perso.