11 Gennaio 2020 - 9:09 . Prati . Ambiente

Tevere, ecco come sta andando la barriera che blocca i rifiuti

460 chilogrammi di plastica e spazzatura raccolti e rimossi dal Tevere. È entrata a regime e sta dando ottimi riscontri la barriera installata lungo il fiume voluta dalla Regione Lazio grazie a una partnership con la Capitaneria di porto di Fiumicino.

Rifiuti e plastiche di ogni tipo (addirittura, tra le maglie della diga, sono finiti alcuni seggiolini per auto) che sono stati intercettati prima che raggiungessero la foce. A occuparsi dello smaltimento è il Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi di plastica.

“Dopo il progetto Ossigeno, per piantare sei milioni di nuovi alberi” – commenta il presidente Nicola Zingaretti (Pd) – va avanti il lavoro per un Lazio sempre più green, sempre più sostenibile”.

“La quantità di rifiuti rinvenuti è molto significativa, soprattutto alla luce dell’analoga sperimentazione sul Po, dove in quattro mesi sono stati raccolti 300 chilogrammi di immondizia. Prorogheremo l’esperimento” – così Cristiana Avenali, responsabile Piccoli comuni e Contratti di fiume.

La ditta specializzata Castalia ha montato barriere in polietilene che bloccano i rifiuti galleggianti, accumulandoli in un’area specifica, dalla quale vengono successivamente raccolti mediante un mezzo nautico di limitate dimensioni. In seguito, saranno depositati in appositi contenitori di stoccaggio. Il sistema è ideato per dimorare nel Tevere a lungo, rimanendo operativo anche durante i periodi di pioggia ordinaria e senza interferire con la flora e la fauna.