27 Maggio 2020 - 12:39 . Fuori Quartiere . Retesociale

Sceriffi contro viveur: la movida di Roma Nord è la nuova sfida della fase 2

Piazza Istria
Piazza Istria

Far west Roma. Da una parte chi denuncia, dall’altra chi bolla i denuncianti come “sceriffi“. È la nuova frontiera delle polemiche in salsa Coronavirus. Se nella fase 1 c’era chi biasimava ogni runner gli capitasse a tiro di balcone, la new age impone un cambio di obiettivo: gli assembramenti. Come mostrano le immagini pubblicate sui gruppi Facebook, nel mirino è finito ora il popolo della movida.

La cartina di tornasole è il Trieste-Salario. Un post su piazza Istria – giuste o no che siano le osservazioni su mascherine o distanziamento sociale (che qui non c’è) – genera addirittura 456 commenti.

DAL GRUPPO FACEBOOK QUARTIERE TRIESTE-SALARIO

Facebook ospita però dei post anche su piazza Caprera, storico ritrovo (non solo notturno) per tanti ragazzi. Anche qua lo scontro verbale è acceso. All’autore di un post che mette sotto processo gli “assembratori”, Giuseppe Ippoliti Roscioli domanda se il suo problema sia “la felicità delle persone“. E ancora più tranchant è il giudizio di chi si cela dietro lo pseudonimo di Paolino Batty: chi ha pubblicato il post, secondo lui, è “un altro sceriffo da quartiere“.

PIAZZA CAPRERA

Basta sollevare lo sguardo sui quartieri circostanti per capire come questo sia ormai il nuovo campo di battaglia. Nel gruppo Quelli di piazza Bologna Matteo Panaroni si toglie il gusto di rispondere a chi ha chiesto ai vigili urbani di intervenire in piazza Ruggero di Sicilia: “Rispettavamo le distanze di sicurezza e indossavamo le mascherine“. Sceriffi contro viveur. E in mezzo c’è lui, il Covid-19. Tra quattordici giorni, il tempo di incubazione del virus, sapremo quale delle due fazioni aveva più ragione da vendere.

IL POST DI MATTEO PANARONI NEL GRUPPO “QUELLI DI PIAZZA BOLOGNA”

Uno sconfitto nel frattempo già c’è. Sono le nostre strade. Con la ripresa della vita notturna, tappeti di bottiglie di birra ricoprono l’asfalto. Laddove in frantumi, sono un pericolo per i quattrozampe del quartiere. E dimostrano come questa pandemia non abbia reso migliori certamente gli incivili.