13 Febbraio 2021 - 8:50 . Prati . Scuola

Paura al Mamiani, raid fascista contro gli occupanti. Bombe carta sugli studenti

Gli occupanti nel cortile del liceo Mamiani
Gli occupanti nel cortile del liceo Mamiani

Raid notturno al Mamiani. Nella tarda serata di ieri, 12 febbraio, un gruppo di fascisti a volto coperto e armati di mazze, bastoni e attrezzi taglienti ha fatto irruzione nel liceo occupato da tre giorni di viale delle Milizie.

Le immagini del raid al Mamiani. Foto dal gruppo Facebook Collettivo Mamiani

Dopo aver lanciato una bomba carta all’interno della scuola, gli aggressori (età presunta 25 anni circa) si sono scagliati contro due studenti, uno di loro sarebbe rimasto lievemente ferito. Sul posto è intervenuta la polizia, ma gli aggressori si erano già dileguati lasciandosi dietro gli oggetti contundenti.

Le immagini del raid al Mamiani. Foto dal gruppo Facebook Collettivo Mamiani

“Di fronte a un vigliacco attacco fascista che ha messo a rischio la sicurezza dei nostri compagni – scrive il collettivo Mamiani nella propria pagina Facebook – chiediamo la solidarietà di tutti gli studenti, di tutte le componenti scolastiche e delle altre scuole. Invitiamo tutti domani (oggi, ndr) alle 9.30 a un presidio davanti alla nostra scuola per ribadire che questi e altri atti violenti e squadristi non devono esistere e non saranno tollerati! Mostriamoci uniti nel riconoscerci tutti e tutte antifascisti!”. 

Le immagini del raid al Mamiani. Foto dal gruppo Facebook Collettivo Mamiani

L’occupazione del Mamiani è stata decisa “perché le nostre proteste nelle piazze dei giorni scorsi non sono state ascoltate”, come ha spiegato Nina, 17 anni, rappresentante d’istituto. Ma non tutti sono sono concordi con gli occupanti, una maggioranza degli studenti critica la scelta “di una minoranza che ha deciso per tutti in modo antidemocratico”.

Occupazioni sono in corso, o sono appena terminate, anche in altri licei storici di Roma come al Visconti, al Socrate, al Kant e al Pilo Albertelli.

LEGGI la denuncia della preside contro l’occupazione del Mamiani