29 Giugno 2020 - 10:20 . Prati . Ambiente

Nuove ciclabili e nuovi accessi, ecco il progetto per far rinascere il Tevere

Castel Sant'Angelo visto dal Tevere
Castel Sant'Angelo visto dal Tevere

Un piano di nuove piste ciclabili e la creazione di un parco fluviale per valorizzare il Tevere, anche nel tratto che bagna il nostro quartiere. Si è tenuto mercoledì 24 giugno un summit (telematico per le disposizioni anti Covid-19) tra l’Autorità distretto Italia Centrale e vari enti e istituzioni. All’ordine del giorno c’era il futuro del nostro fiume al fine di “vivere l’ecosistema fluviale, liberare golene e sponde da attività invasive, creare continuità ecologica tra fasce di naturalità, percorsi di accesso e ciclabili riducendo i rischi”.

Un accesso dal Lungotevere dei Mellini

A tenere il banco, il presidente dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, Erasmo D’Angelis: “La prima cosa di cui occuparsi è di migliorare la fruibilità del fiume, per fare ciò serve un patto tra cittadini, politica e associazioni per valorizzare quella che è un’infrastruttura ecologica unica al mondo”.

Dall’area di Castel Giubilio, la prima del territorio romano ad essere bagnata dal Tevere, fino alla foce, D’Angelis prevede nuove piste ciclabili, attraversamenti pedonali, lo sgombero delle golene e nuovi varchi di accesso alle acque. All’appello del Distretto hanno risposto Cristina Avenali, direttrice dell’Ufficio regionale di scopo sui contratti di fiume e i piccoli comuni; il Campidoglio, rappresentato da  Silvano Simoni dell’Ufficio speciale Tevere; Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura.

Tutti enti che hanno espresso la propria volontà per il prosieguo del progetto. Il prossimo appuntamento è per giovedì 2 luglio.

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