14 Ottobre 2020 - 13:09 . Prati . Cronaca

Metro, funivie e tram: ecco il piano da 4 miliardi della sindaca per Prati

Un rendering della funivia Prati - Flaminio secondo il progetto della giunta Raggi
Un rendering della funivia Prati - Flaminio secondo il progetto della giunta Raggi

Funivie, tram e metropolitane, tutti con i fondi dell’Europa. Una pioggia di soldi potrebbe cascare nelle Capitale, e nel nostro quartiere, grazie al recovery fund, lo strumento ideato da Bruxelles per attenuare l’impatto sociale ed economico della crisi tra gli stati membri scatenata dal Coronavirus. Dei 209 miliardi di euro (tra sussidi e prestiti) che l’Italia ha ottenuto, Roma Capitale prova ad assorbirne 25, di questi su Prati potrebbero caderne quasi 4, circa un sesto.

Virginia Raggi ha già trovato la sponda amica di Laura Castelli (Cinquestelle), vice di Roberto Gualtieri (Pd) al Dicastero dell’economia, alla quale ha consegnato il “Piano di sviluppo resiliente e sostenibile per Roma Capitale”. 159 progetti che comprendono infrastrutture, viabilità, servizi pubblici, digitalizzazione, scuole, inclusione sociale e ammodernamenti vari per la città. Metà dei soldi, circa 12 miliardi, nelle intenzioni della prima cittadina andranno al settore trasporti.

Un tram della linea 19 che attraversa anche Prati

Cinque sono i progetti che interessano il nostro quartiere: una linea tranviaria Barletta – Angelico – Clodio, costo stimato 11 milioni di euro, durata del cantiere ipotizzata 5 anni; un tram Angelico – Ponte della Musica – Auditorium Parco della Musica, 60 milioni di euro per 5 anni di lavori; una funivia Clodio – Monte Mario – Ponte della Musica, 35 milioni di euro per 7 anni di cantiere; infine, due metropolitane, la Clodio – Grottarossa e la Fori Imperiali – Clodio/Mazzini per la cifra monstre totale di 3 miliardi e 700 milioni per cui sono previsti sette anni di lavori.

“L’obbiettivo di questo piano – ha spiegato la prima cittadina – è quello di rendere Roma una città sostenibile, equa, accessibile e inclusiva, innovativa, che supporti le imprese locali e sia attenta ai bisogni dei soggetti più fragili. Abbiamo una visione chiara per il futuro della Capitale”.

I passaggi burocratici, tra cui quelli essenziali delle firme dei ministeri, sono ancora molti (vincoli, studi di fattibilità, bandi, gare, ricorsi, solo per citare i più comuni) ma la sindaca prova a passare all’incasso trovando in Laura Castelli una chiave amica per varcare gli ingressi di via Venti Settembre.