7 Novembre 2020 - 12:20 . Montesacro . Personaggi

Maiucchi, l’artista nato a Prati che incanta i più piccoli con le filastrocche

Attore, artista di strada, Maiucchi da 15 anni abita a Montesacro
Attore, artista di strada, Maiucchi da 15 anni abita a Montesacro

Un cantastorie, un giullare, autore di filastrocche uniche, un artista a 360 gradi. Massimiliano Maiucchi a Montesacro non è solo un abitante come gli altri: è un’istituzione. 52 anni, da 30 è colui che diverte grandi e piccoli nel quartiere. Con le sue rappresentazioni e le filastrocche, il suo marchio distintivo.

“È una passione che ho sempre avuto e farla diventare un mestiere è la cosa più bella che possa accadere”, racconta. Nato a Prati (“Ma poi ho girato tanto per la Capitale”), ha sviluppato questa sua arte al liceo artistico Alessandro Caravillani. E da 15 anni ormai abita a viale Tirreno, nel cuore del quartiere che lo ha visto crescere “professionalmente”.

Maiucchi durante uno dei suoi spettacoli

Lavoro molto con le scuole, con le biblioteche, ma anche nei teatri e soprattutto le strade. Il lavoro del giullare nasce proprio in strada e qui mi esprimo spesso. Dai parchetti al giardinetto di fronte casa, fino a quello vicino alla scuola. Tutti i posti possono essere teatro”. E a Montesacro, Maiucchi ha visto davvero crescere diverse generazioni di bambini. Realmente li ha fatti crescere, visto che oltre agli spettacoli ha fatto molto di più: “In tanti si ricordano anche dei miei libri o dei miei cd con le filastrocche ed è bello”. E ammette: “Con questo lavoro diamo tanto ma riceviamo anche tanto. Vedo spesso ragazzi di 20-25 anni, qualcuno addirittura che sta per diventare genitore. Ho capito nel tempo la forza di una filastrocca, che ha un grande potere educativo. È bello sapere di aver creato questo legame”.

Con il Covid-19, gli spettacoli ricchi di piccoli sono diminuiti. Ma non per questo Maiucchi ha mollato: “Durante la quarantena, ma anche ora, ho pubblicato tanti video delle canzoni, non ho voluto lasciare da soli i bambini anche in questo momento”. Lui che, dal vivo, ha sempre usato non solo la voce ma anche i suoi “Libroni”, dei piccoli gioielli fatti a mano per spiegare le sue filastrocche: “Sono quasi 20 anni che li ho con me, opera di Chiara Doveri. Quando ho cominciato a comporre le filastrocche, ho pensato subito ad un supporto visivo per le mie parole. Ed ecco allora la nascita di questo libro pop-up, con le immagini che prendono vita. È uno strumento importante perché giocando con i libri, e non solo ascoltando, i bambini apprendono meglio. Ne ho cinque, ognuno legato a una filastrocca, e durante lo spettacolo, compariva per ‘spiegarla’ ma anche per creare una sorta di dialogo con i piccoli. Si crea così un momento di gioco ma anche di tante domande, dove escono cose davvero interessanti”.

Uno dei “Libroni” che hanno reso celebre Maiucchi tra i bambini del quartiere

Maiucchi è i “Libroni” sono una cosa sola. Ma qualche giorno fa la brutta scoperta: “Sono stato tanto anche all’estero, ho portato le filastrocche nelle comunità italiane. Li porto sempre con me. Il 26 ottobre ho fatto l’ultimo lavoro con una scuola di Rieti e in pieno giorno sotto casa, hanno rubato la valigia dalla mia macchina“. Immediata la ricerca, anche online. Tanto che tutta la comunità di Montesacro si è mossa per Massimiliano: “Sono stati tanti i messaggi che chiedevano di aiutarmi, perché i Libroni erano di tutta la comunità. Il tam-tam sulla Rete è stato incredibile. Anche l’Ama ha emesso un comunicato per la ricerca, mi sono fatto accompagnare anche dalla Protezione Civile a cercarlo in tutta la zona dell’Aniene vicino al ponte delle Valli. Ma per ora le ricerche non sono andate a buon fine”.

Oltre alle filastrocche, Maiucchi lavora molto con il teatro, organizzando anche laboratori linguistici. Ed è autore di libri e canzoni per i più piccoli

Ma Maiucchi non si da per vinto. Anche grazie alla comunità: “L’intenzione è comunque di rifarli e di creare un movimento per dare alle filastrocche di nuovo le sue immagini. Questi “Libroni” sono molto importanti. Ce n’era uno che mi aiutava a raccontare la ‘Fifastrocca’, la filastrocca che combatte la paura, che ogni volta che l’ho proposta emanava un’energie incredibile nei bambini. Erano dei capolavori e vogliamo ricrearli”.

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