21 Febbraio 2020 - 10:42 . Prati . Viabilità

Il ministero sblocca la funivia Battistini, questi i tempi e le cifre

Il rendering della stazione Acquafredda
Il rendering della stazione Acquafredda

Era stata accolta come una boutade grillina, invece sta per diventare realtà. Il progetto della funivia Battistini – Casalotti, che inevitabilmente rivoluzionerà la viabilità in entrata e in uscita di Prati, si farà a meno di eventuali ribaltamenti di tavoli e strategie. Il dicastero delle infrastrutture e dei trasporti, presieduto da Paola De Micheli (Pd), ha posto la firma in calce al decreto che assegna i fondi per il “completamento di interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa” destinati a diverse città italiane.

Dal decreto del Mit

Nel capitolato di spesa, che ammonta a due miliardi e trecento milioni di euro, Roma Capitale fa la voce grossa assorbendo circa 500milioni, di cui 110 destinati alla sola funivia.

L’iter è partito nel dicembre 2018, quando la sindaca Raggi ha inoltrato al ministero allora “amico” (in carica c’era Danilo Toninelli) la richiesta di fondi per sette opere inserite nel Piano urbano della mobilità sostenibile che comprende tre nuove linee tranviarie, il potenziamento e l’estensione delle linee ferroviarie urbane, due funivie (finanziata anche la Magliana – Villa Bonelli, costo 30milioni di euro) e nuovo materiale rotabile per la rete tranviaria della Capitale.

Il rendering della stazione Battistini

Il progetto della funivia Battistini – Casalotti, oltre ai due capolinea distanti poco meno di quattro chilometri, conta di cinque stazioni intermedie, Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus e Collina delle Muse.

Il decreto del Mit impone alle amministrazioni locali di far partire il bando entro il 31 dicembre 2022, altrimenti i fondi torneranno nelle casse di piazzale di Porta Pia.

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