19 Novembre 2020 - 11:00 . Prati . Bambini

Il metodo Kids&Us raccontato dagli insegnanti: con i giochi interattivi i bambini imparano l’inglese divertendosi

Imparare l’inglese in modo naturale, come si fa con la propria lingua materna fin da piccolissimi: il metodo di Kids&Us si basa su un apprendimento graduale, sull’ascolto e su un approccio divertente e dinamico che stimoli continuamente la curiosità dei bambini.

Livia Angeletti è una teacher della scuola di inglese Kids&Us di viale Mazzini da sette anni, durante i quali ha insegnato a bambini e ragazzi di tutte le età, da uno a diciotto anni. “Ho studiato inglese nel modo tradizionale – racconta – incontrare Kids&Us ha cambiato il mio concetto di insegnamento della lingua. Ho avuto modo di verificare l’efficacia di questo metodo e i progressi che i nostri piccoli alunni fanno ogni giorno”.

Il metodo Kids&Us si evolve e si adatta all’età del bambino, cresce con lui, dandogli stimoli sempre nuovi e vivaci. “Insegno a studenti che ora hanno 12 anni da quando ne avevano 6 e ho osservato in prima persona in che modo è cresciuto il loro livello di inglese e la consapevolezza che hanno della lingua – dice Livia – se avessi potuto seguire questo metodo da bambina sicuramente il mio percorso di apprendimento sarebbe stato più divertente e veloce”.

App interattive e continui stimoli, il metodo Kids&Us cresce con i bambini

Una delle caratteristiche principali del metodo Kids&Us è l’utilizzo di materiali interattivi che gli alunni hanno a disposizione sia a casa, sia durante le lezioni in classe. “Ogni età ha il suo kit specifico con libri, figurine, peluches – racconta Livia – i materiali cambiano nel tempo, seguono la crescita dei bambini e dei ragazzi: i temi affrontati e i concetti grammaticali si fanno via via più complessi e articolati”.

Gli studenti di Kids&Us vivono un apprendimento diverso della lingua: “I ragazzi non sono nemmeno consapevoli di essere all’interno di un vero e proprio percorso di studi e si stupiscono quando si rendono conto di ciò che sanno fare – racconta Livia – Gli argomenti sono cuciti addosso alla loro quotidianità: con i bambini di 3 anni possiamo parlare di temi come l’abbandono del ciuccio, mentre con i ragazzi più grandi trattiamo argomenti elaborati come la clonazione, l’eutanasia, il dna”.

Crescendo i bambini e i ragazzi hanno bisogno di stimoli sempre nuovi, che stiano al passo con la realtà che vivono ogni giorno a casa e a scuola: “Per loro Kids&Us ha creato App specifiche da utilizzare sullo smartphone con le quali è possibile ascoltare le tracce audio e cimentarsi in piccoli giochi interattivi, dando luogo a vere e proprie competizioni con i compagni di classe – spiega Livia – Per i ragazzi di 15 anni è stata creata un’App che permette di chattare direttamente con la protagonista della storia del loro libro, aiutandola a risolvere il mistero”.

Il rapporto di Kids&Us con l’insegnamento dell’”altro inglese”

“Capita spesso che gli alunni mi raccontino di aver affrontato a scuola un argomento che noi abbiamo trattato molto tempo prima – racconta Livia – Se i ragazzi hanno iniziato il percorso in Kids&Us fin da piccoli, è probabile che si trovino avvantaggiati durante le lezioni a scuola, anche se si tratta di due contesti differenti”.

“In Kids&Us l’approccio è completamente diverso – spiega Claudia Torrisi, fondatrice di Kids&Us Italia – prima di contestualizzare e conoscere una specifica regola grammaticale, si impara ad usarla nella conversazione di tutti i giorni. Solo dopo viene dato un nome e una definizione, proprio come succede durante l’apprendimento della lingua italiana”.

Questi due contesti convivono tranquillamente senza che i bambini percepiscano uno dei due come meno valido. “Ciò che spiego sempre ai nostri alunni e ai loro genitori – conclude Claudia – è che studiare in Kids&Us non esime dallo studiare l’”altro inglese”, come mi piace definirlo, che è il metro di giudizio con cui i bambini vengono poi valutati all’interno del contesto scolastico”.

Per informazioni è possibile chiamare la scuola Kids&Us in viale Mazzini, 112 allo 06 3723730 o scrivere a roma@kidsandus.it.

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