20 Novembre 2021 - 7:30 . Clodio . Ambiente
I nostri alberi curati dai detenuti di Rebibbia. Ecco il progetto di Legambiente per il pratone di via Teulada
La gioia andava di pari passo alla preoccupazione. “E adesso chi innaffierà il nuovo boschetto di via Teulada?”. La risposta, più di un sospiro di sollievo, l’ha data Roberto Scacchi, portavoce regionale di Legambiente: “A partire da marzo, quando le temperature cominceranno a salire, gli alberi saranno innaffiati dai detenuti di Rebibbia iscritti alla nostra associazione. Gli interventi si svolgeranno di sabato”.
Nella giornata di giovedì 18, Legambiente, con l’appoggio dei comitati di quartiere, ha piantato nell’area verde di via Teulada un centinaio di alberi. Il nulla osta è arrivato nei giorni scorsi dall’ente regionale RomaNatura che ha in gestione la riserva di Monte Mario. Un “evviva” per i comitati di zona, da anni sul sentiero di guerra, che vedono nelle nuove piante una speranza contro il progetto di allargamento dell’attigua cittadella giudiziaria, un progetto siglato da Regione, Comune (giunta Raggi) e ministero della Giustizia (allora retto da Alfonso Bonafede).
Frassini, lecci e allori rinverdiranno così il pratone, l’ultimo angolo immacolato della zona. Sul posto, oltre al responsabile di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, erano presenti Luisa Sodano, della rete civica Insieme17, e Paola De Vecchis, portavoce di Trionfalmente17.
A rendere gli onori istituzionali all’iniziativa, nel primo pomeriggio è arrivata la minisindaca, Lorenza Bonaccorsi, con i suoi assessori Jacopo Scatà e Stefano Marin, e il consigliere Alessandro Monciotti. “Ci siamo impegnati e ci impegneremo – ha promesso la presidente municipale – senza arretrare contro i progetti di cementificazione dell’area”.