11 Gennaio 2022 - 16:50 . Clodio . Cronaca

Funerale nazista a Santa Lucia, i parenti della defunta: “Ci dissociamo dai fatti che si sono svolti all’esterno della chiesa”

La bara esce avvolta da una svastica fuori dalla chiesa di Santa Lucia (foto da Facebook)
La bara esce avvolta da una svastica fuori dalla chiesa di Santa Lucia (foto da Facebook)

“La famiglia, gli amici e Alessia stessa scomparsa a Roma il 7 gennaio scorso prendono le distanze e si dissociano da quello che è accaduto all’esterno della chiesa di Santa Lucia dopo i funerali”.

Lo scrive su Facebook Stefania Vesica, zia di Alessia Augello, dopo le polemiche sulla bandiera nazista poggiata sulla bara della donna al termine dei funerali, celebrati nel primo pomeriggio del 10 gennaio alla parrocchia di Santa Lucia (circonvallazione Clodia).

“Siamo addolorati per la perdita della nostra amata Alessia — continua Vesica —. Ci dissociamo totalmente dai fatti che si sono svolti all’esterno della chiesa, dei quali non eravamo a conoscenza e che nemmeno Alessia stessa avrebbe in nessun modo condiviso né apprezzato. Non avremmo mai permesso né autorizzato quanto poi è successo. Chiediamo ai giornalisti e a tutti quanti, vista la gravità della nostra perdita di rispettare il nostro dolore e il nome di Alessia Augello”.

Le immagini del feretro avvolto nella svastica sono state riprese da un balcone e in breve hanno fatto il giro del web suscitando un’ondata di indignazione.

Il Vicariato, intanto, si schiera in difesa di don Alessandro Zenobbi, il parroco di Santa Lucia: “Deploriamo con fermezza quanto accaduto davanti alla parrocchia di Santa Lucia, alla totale insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi e di tutto il clero parrocchiale, al termine della celebrazione di un funerale, avvenuta senza alcun segno o manifestazione che facesse presagire ciò che è accaduto subito dopo”.

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