23 Marzo 2020 - 14:08 . Prati . Cronaca

Emergenza Covid-19, un edicolante di Prati: “Così siamo stati lasciati soli”

Massimo Ferri
Massimo Ferri

“Nessuno ci sta aiutando, siamo lasciati soli. Così ci affossano”. È il grido d’allarme degli edicolanti della Capitale, una delle poche categorie che in questo periodo di quarantena da Coronavirus possono mantenere aperta la propria attività. Tra l’assenza di mascherine e la valanga di protezioni online adottate da molti quotidiani, sono loro ad essere i più colpiti da questa situazione d’emergenza.

E anche a Prati è così, come conferma Massimo Ferri, che ha la sua edicola tra via Monte Santo e viale Mazzini, a Prati: “Nessuno ci sta aiutando, siamo lasciati soli, possiamo restare aperti ma nessuno ci fornisce le mascherine. È vero, siamo in piena emergenza Coronavirus e capisco l’iniziativa dell’editore e le esigenze del cittadino, ma quando tutto questo sarà finito mi aspetto però che il mondo dei giornali ci aiuti”.

Dello stesso avviso Marco Leonardi, proprietario dell’edicola di viale Pinturicchio 75, al Flaminio: “Le edicole sono in crisi. Alcuni editori ci aiutano, ma altri ci affossano. In questi giorni uno dei principali giornali d’Italia ha addirittura distribuito i quotidiani nei palazzi gratuitamente. Spero che questa iniziativa non venga presa ad esempio, altrimenti rimanere aperti, soprattutto in emergenza Coronavirus, sarebbe inutile“.

“Le mascherine ce le siamo procurate da soli, siamo in prima linea ma nessuno ci ha fornito aiuti”, dice invece Fabrizio Fagioli, proprietario dell’edicola all’angolo tra via Tagliamento e via Chiana, nel Trieste-Salario. “Siamo in piena emergenza Coronavirus e capisco l’iniziativa dell’editore e le esigenze del cittadino che in questo particolare momento storico deve essere informato correttamente in tutti i modi possibili, quando tutto questo sarà finito mi aspetto però che il mondo dei giornali ci aiuti”.

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