17 Maggio 2020 - 13:08 . Borgo . Cronaca

Domani riaprono i negozi ma non a Borgo. Serrata dei commercianti, questi i motivi

Un manifesto in via di Porta Angelica
Un manifesto in via di Porta Angelica

Si riparte, ma non a Borgo. Dopo il lockdown, domani, lunedì 18 maggio, riaprono i negozi in Italia e nella Capitale, ma non all’ombra del Cupolone. I commercianti, a partire dalle 10.30, incroceranno le braccia davanti alle proprie saracinesche. I titolari di bar, ristoranti, negozi di souvenir e di articoli religiosi scelgono la protesta per manifestare contro le misure adottate dal governo e dal Comune durante l’emergenza Coronavirus.

I manifesti in via di Porta Angelica

Lungo via della Conciliazione e via di Porta Angelica sono già visibili i manifesti che spiegano i motivi della serrata decisa dall’Associazione commercianti San Pietro: “Roma 18 maggio 2020, non possiamo aprire per mancanza totale di turismo fino a Pasqua 2021. Dipendenti disperati e senza soldi. I nostri negozi storici sono al collasso”. L’emergenza Covid-19 è scoppiata proprio in concomitanza con la primavera e con la Pasqua, quando nella Capitale il flusso turistico è maggiore. “Purtroppo – spiega l’avvocato Valentina Troiani, figlia e sorella di due negozianti in zona – non abbiamo possibilità di andare avanti, fino a quando non ripartirà il turismo le attività di Borgo saranno in sofferenza. Una soluzione da parte del governo sarebbe quella di ottenere la valenza turistica delle nostre attività al fine di ottenerne le agevolazioni. Chiediamo inoltre al Campidoglio di riconsiderare l’apertura della nostra categoria di negozi dopo le 11, è troppo tardi considerano che il Papa, appena sarà nuovamente possibile, recita l’angelus a mezzogiorno”.