27 Giugno 2020 - 21:02 . Della Vittoria . Cronaca

Deposito Atac di piazza Bainsizza, fissata la cifra per la base d’asta

Il deposito Atac di piazza Bainsizza
Il deposito Atac di piazza Bainsizza

Base d’asta 16 milioni e 400 mila euro. È questo il prezzo di partenza dello storico complesso Atac di piazza Bainsizza.

Come si legge sul sito della società che cura l’alienazione, il lotto, inaugurato alla fine degli anni Venti, è costituito da due edifici che si affacciano su via Monte Santo (ai civici 36 e 71), una struttura che si sviluppa lungo via Monte Nero e varie rimesse che si allungano su viale Carso. La superficie totale è di circa 17mila metri quadrati, di cui 7mila coperti.

Via Monte Nero, un ingresso della rimessa Atac

Sul complesso vige la tutela delle soprintendenze archeologica belle arti e capitolina, alle quali spetta l’ultima parola per qualsiasi eventuale cambio di destinazione d’uso.

L’iter della vendita comincia nel 2017, quando la municipalizzata richiede al tribunale di Roma l’ammissione alla procedura di concordato preventivo per ripianare i buchi di bilancio. Oltre alla rimessa di piazza Bainsizza, ci sono altre 14 proprietà destinate al migliore offerente tra le quali uffici, appartamenti, aree e terreni dislocate in tutta la Capitale.

I DUBBI DEI CITTADINI
E intanto, il quartiere chiede di essere coinvolto nella destinazione d’uso del complesso. “La vendita all’asta e il possibile cambio di destinazione di un’area che è destinata da un secolo a pubblici servizi – denuncia la rete di Insieme17 (che comprende Coordinamento Insieme XVII, Civico 17, Comitato Cittadino Della Vittoria, Comitato Mazzini, Comitato Teulada Casali Strozzi, Osservatorio 7, Prati in Azione!, CRCS Coordinamento Residenti Città storica, Euro solar Italia, Italia Nostra Roma, PSP Progettazione Sostenibile Partecipata, Rinascimento di Roma) – sta avvenendo nel silenzio più totale dell’amministrazione capitolina che a nostro avviso sta sottovalutando le conseguenze di questa scelta che può avere ricadute negative sull’assetto urbanistico e sulla qualità della vita nei nostri quartieri. Chiediamo al I Municipio e alla Commissione consiliare urbanistica che siano convocate quanto prima sedute pubbliche sull’alienazione dell’ex deposito”.

La presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi e il consigliere Roberto Morziello si accodano alla richiesta: “La vicenda è purtroppo aperta da anni, e il Municipio già nel 2017 aveva presentato una proposta di delibera di iniziativa municipale che avrebbe consentito di realizzare verde e servizi di livello locale, proposta poi respinta dall’aula Giulio Cesare. Si tratta di un tema di grande rilevanza per il futuro assetto di quell’area, e pretendiamo risposte chiare dal governo a cinque stelle della città”.

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