27 Aprile 2020 - 11:08 . Prati . Cronaca

Covid-19, ecco cosa dovete sapere sul nuovo decreto per la fase 2

Il premier Giuseppe Conte
Il premier Giuseppe Conte

Ieri, 26 aprile, il premier Giuseppe Conte ha annunciato le misure che saranno adottate nella fase 2 dell’emergenza Covid-19. Dal 4 maggio la Capitale, così come il Paese, è pronta a ripartire. Ma, come ha sottolineato il presidente del consiglio, non sarà un “liberi tutti” ma un allentamento delle norme restrittive in vigore finora.

Si andrà verso una riapertura a tappe, senza perdere di vista la curva epidemiologica, con continue verifiche e possibili nuove restrizioni, se si supererà il livello di guardia. Ecco cosa prevede il nuovo decreto.

 

SPOSTAMENTI

1 – sono consentiti solo gli spostamenti “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine. In ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”;

2 – i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere nel proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

3 – è fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus;

4 – è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto delle distanze di sicurezza.

VISITE AI PARENTI

La novità è la possibilità di spostarsi per visite mirate ai congiunti. Ma rimane il divieto di assembramento e gli incontri devono avvenire sempre “nel rispetto delle distanze e con le mascherine”.

PARCHI, VILLE, GIARDINI PUBBLICI E PARCHI GIOCHI

L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato “al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”. Inoltre il sindaco “può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto”; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse “ove non sia possibile consentirne l’accesso contingentato”.

PASSEGGIATE E ATTIVITÀ SPORTIVA

Non è consentito svolgere “attività ludica o ricreativa all’aperto” ma è consentito “svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”.

ANCORA STOP AGLI EVENTI SPORTIVI

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive “di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati”. Ma ci sono novità: “Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva”.

NIENTE CONCERTI, SPETTACOLI E MESSE

Continua lo stop a “manifestazioni organizzate, agli eventi e agli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, quali, a titolo d’esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività; l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose; sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di parenti di primo e secondo grado e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando mascherine protettive e rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale”.

MUSEI E MOSTRE, A BREVE LA RIAPERTURA

Rimangono sospesi “i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”. Ma, come ha annunciato il premier Conte, potranno riaprire dal 18 maggio.

SCUOLE, STOP FINO A SETTEMBRE

Sono sospesi “i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza. Sono esclusi dalla sospensione i corsi di formazione specifica in medicina generale”. In questo caso, il presidente del Consiglio ha parlato in conferenza stampa come data di riapertura il prossimo settembre.

PALESTRE E CENTRI SPORTIVI ANCORA CHIUSI

Rimangono sospese le attività di “palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.

ACCESSI A RSA 

L’accesso di parenti e visitatori a “strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.

NEGOZI, ECCO COSA CAMBIA

1 – sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, “indipendentemente dalla tipologia di attività svolta”, i mercati, “salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari”. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie, ma anche i servizi bancari, finanziari, assicurativi. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro;

2 – sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ma Conte ha ipotizzato una riapertura per il prossimo 1 giugno. L’attività permessa sarà quella di mense e catering continuativo su base contrattuale, “che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”. Resta consentita poi la ristorazione con consegna a domicilio, “nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”;

3 – rimangono chiusi “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”;

4 – sono sospese “le attività inerenti servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti)”. Anche in questo caso, si prospetta una riapertura per il 1° giugno.

IMPRESE, ECCO CHI RIAPRE

Le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero, possono riaprire dal 4 maggio presentando un’autocertificazione e passando dal vaglio dei prefetti. Riparte anche l’edilizia carceraria, scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico, oltre ai cantieri privati. Le imprese che riapriranno possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire da oggi, 27 aprile.