18 Maggio 2020 - 13:00 . Prati . Cronaca

Così riaprono i negozianti. I bar sono stati i primi, ma c’è chi protesta: ecco perché

Maurizio Antonini, il proprietario del bar di via Sabotino
Maurizio Antonini, il proprietario del bar di via Sabotino

Una ripartenza difficile, ma finalmente i negozi – a Prati e non solo – sono tornati ad aprire. Anche se non tutti. Da oggi, lunedì 18 maggio, nel nostro quartiere anche barpub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, barbieri, centri massaggi, e non solo, hanno alzato le serrande.

Ma c’è chi, appunto, ha scelto di non farlo. Sono i commercianti che, per protestare contro le misure del governo, hanno organizzato una serrata, chiedendo più tutele in vista dell’immediato futuro. Ecco, quindi, com’è andata la mattinata nel quartiere.

RIAPRONO I BAR
Tra i primi a riaprire, secondo le tre fasce orarie disposte dal Campidoglio, i bar. Rispettando, ovviamente, le disposizioni di sicurezza. “Abbiamo preferito non far accedere la clientela nel locale – il commento a Roma H24 Maurizio Antonini, titolare del bar a via Sabotino – per evitare soste troppe lunghe e di conseguenza code all’esterno”.

Ma la mattinata è stata comunque molto dura: pochi i clienti che hanno tentato di riprendere le “vecchie abitudini”, come racconta Daniele Proia, dipendente del Bar Quintessenza in via Sabotino 13: “Abbiamo seguito le disposizioni governative, abbiamo diminuito il numero dei tavoli e messo i gel all’entrata, ciò che manca sono i clienti“. Gli fa eco il titolare del Pippo bar di viale Angelico 91, Filippo Ferrara: “Una signora ha chiesto un caffè da portare via anziché sedersi, per abitudine. Fin quando non riaprono gli uffici ci sarà poca gente”.

Il Pippo bar

COMMERCIANTI IN SCIOPERO
Diverse le serrande che però sono rimaste abbassate nel quartiere. Diversi esercenti della zona infatti hanno indetto uno sciopero per le misure adottate dal governo durante l’emergenza Coronavirus.  “Ci apprestiamo a riaprire le nostre attività con un debito alle stelle e con dei fondi stanziati dal governo solo sulla carta”, ha spiegato a Roma H24 Giulio Anticoli, presidente di Roma Produttiva. Il titolare di Kent, storico negozio di viale Somalia, ha dato il via al movimento #iononriapro, slogan sotto al quale si sono riuniti tutti i commercianti.

Una protesta che sfocia poi in mattinata in un flash mob a via della Conciliazione, a due passi dal Vaticano. E la presidente dell’associazione Commercianti di Borgo, Ilaria Bussiglieri, lancia un messaggio chiaro: “Chiediamo al Governo una deroga alla cassa integrazione che scade tra tre settimane quando dovremo reintegrare i dipendenti, ma non sapremo come pagarli”.

La protesta dei commercianti in via della Conciliazione

MESSA APERTA AL PUBBLICO IN VATICANO
Ma la mattina è cominciata anche con la prima messa al pubblico. A San Pietro, Papa Francesco davanti a 30 persone, che hanno mantenuto la distanza di sicurezza, ha celebrato la liturgia sulla tomba di Giovanni Paolo II nel centenario della nascita del pontefice polacco. A regolare gli ingressi dei fedeli è stata la Guardia svizzera del Vaticano con l’aiuto di volontari dell’Ordine di Malta.

GUARDA le immagini del flash mob a via della Conciliazione

LEGGI le parole di Giulio Anticoli sullo sciopero dei commercianti

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