14 Maggio 2019 - 16:23 . Prati . Curiosità

Così Prati si prepara alla Coppa Italia: questi sono i riti scaramantici dei laziali

Veronica, tifosa della Lazio
Veronica, tifosa della Lazio

“Riti scaramantici? Non ne ho, ho solo un po’ di ansia!”. Domani sera allo stadio Olimpico – calcio d’inizio alle 20.45 – c’è la finale di Coppa Italia: Atalanta-Lazio. La comunità biancoceleste di Prati inizia a scaldare i motori: la squadra si gioca un bel pezzo di stagione. Veronica – la tifosa che non è scaramantica, ma un po’ di ansia ce l’ha – la incontriamo a piazza Risorgimento. Sta mangiando un panino prima di tornare al lavoro, ma la testa è alla partita di domani sera: “Sono lazialissima, tutta la mia famiglia lo è”.

La finale di Coppa Italia con l’Atalanta è il momento clou della stagione per i tifosi laziali. Anzi, uno dei momenti clou: “Beh, io direi che il tre a zero nel derby è stato un altro momento importante“. A parlare è Marco, altro super laziale che ha fatto della sua paninoteca in zona Trionfale un piccolo ritrovo biancoceleste. “Ho anche tanti amici e clienti giallorossi”, ci tiene a specificare. Ma mentre lo dice, sorride: “Scaramanzia? Vedo la partita con il solito gruppo di amici, ma per il resto non ho riti particolari da seguire”.

L’incostanza mostrata dalla squadra di Inzaghi, unita allo stato di grazia che attraversa l’Atalanta, preoccupa più di un tifoso: “La squadra gioca una partita bella, poi una brutta. Questa cosa mi preoccupa“, dice Vittorio, anziano cuore biancoceleste che fermiamo mentre fa la spesa al mercato Trionfale. “E l’Atalanta gioca alla grande”, aggiunge Federico, altro tifoso che si unisce al dibattito.

A chiudere la questione è Marco: “Che si vinca, che si perda, una cosa va detta. Questa è la quinta finale in dieci anni, di cui due vinte. E questa non si sa. A qualcun altro (con chiaro riferimento ai cugini giallorossi, ndr) non è andata così bene”. Poca scaramanzia, forse. Ma di sfotto’ ce ne sono sempre in abbondanza.

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