6 Maggio 2020 - 8:40 . Prati . Retesociale

Così la chiesa di San Gioacchino offre il proprio aiuto durante l’emergenza virus

I volontari della chiesa San Gioacchino in Prati
I volontari della chiesa San Gioacchino in Prati

“Vengono le lacrime agli occhi per quanto il quartiere si sta dimostrando solidale”. Il diacono Pietro Cauti, 61 anni, è uno dei volontari della chiesa San Gioacchino in Prati di via Pompeo Magno 25. Insieme al parroco, don Pietro, a tutto il suo staff e alla Caritas hanno organizzato un sistema di spesa solidale che sta portando aiuto e ristoro a dozzine di famiglie del quartiere (e non solo) in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. 

A destra, Pietro Cauti

L’iniziativa, chiamata “Carrello sospeso”, si avvale della collaborazione dei supermercati Pam (via dei Gracchi 139) e Coop (via Tacito 90/A e via Alberico II 3) dove è possibile lasciare in un apposito carrello cibo e altri beni di prima necessità. “Tutte le sere – continua Cauti – facciamo il giro dei punti vendita, la merce viene stoccata all’interno di una sala della chiesa e poi viene distribuita dai volontari della Caritas”.

Oltre alle donazioni dei cittadini, i volontari distribuiscono anche i beni donati dalla Cartitas e dal Comune. Ad alimentare la catena solidale, ci sono moltissimi ragazzi, alcuni dei quali provenienti dalle altre parrocchie del territorio.

Un volontario

“Consegniamo il cibo in Prati – chiosa Cauti – ma arriviamo anche in zona Boccea e fino a Montespaccato, tanta gente ha bisogno in questo momento ma in tutta onestà vengono le lacrime agli occhi per quanto il quartiere si sta dimostrando solidale”.