7 Aprile 2020 - 19:00 . Prati . Cronaca

Coronavirus, un fattorino: “Rischiamo di ammalarci per 20 euro al giorno”

Un fattorino
Un fattorino

Azzerato, o almeno ridimensionato, il rischio di incidenti, un nemico ben più subdolo, invisibile, mette ora a rischio la vita dei rider. “Un lavoro da venti euro al giorno ad alto rischio di contagio” – tanto che, come testimonia Claudio S. –  “molti miei colleghi non hanno resistito”. Il giovane, 27 anni, fattorino in zona Prati, Flaminio e Trieste-Salario, si racconta a RomaH24.

La vita da rider in tempi di Covid-19 è dura. In questi giorni di strade deserte (o quasi) a sfrecciare sono rimasti loro. I fattorini. Ogni giorno, in sella a biciclette e motorini, zaini in spalla e mascherine a coprire il viso, attraversano il quartiere per portare cibo, spesa e beni di prima necessità ai residenti.

“In molti hanno smesso di fare le consegne – spiega Claudio – li capisco, è un lavoro a stretto contatto col pubblico e la paga è molto bassa. Prendiamo venti euro per sette ore di lavoro e i bonus sono difficilmente raggiungibili”.

Il fattorino spiega nel dettaglio le modalità di consegna del servizio a domicilio: “Tutto quello che arriva nelle vostre case è contenuto in sacchetti chiusi riposti all’interno di zaini che manteniamo sempre igienizzati. Da qualche settimana poi, non richiediamo più la firma digitale al momento della consegna per rischiare ancor meno il contagio”.

Anche i rider stanno risentendo del calo dei consumi e degli ordini: “Con la chiusura dei ristoranti c’è meno lavoro, le prime settimane sono state drammatiche, ora la gente sta ricominciando piano piano a chiamarci, inoltre durante questa quarantena veniamo gratificati da molte più mance rispetto a prima”.

Fidarsi è bene, ma non fidarsi a volte può essere meglio: “Non tutti i fattorini con cui mi trovo a interagire, magari in coda a pizzerie o ristoranti, rispettano le norme anti-diffusione. Consiglio ai cittadini di rivolgersi ad aziende serie”.

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