12 Marzo 2020 - 18:07 . Fuori Quartiere . Cronaca

Coronavirus, ecco cosa fare a casa se si è contagiati o c’è il sospetto di esserlo

Covid-19, il bollettino regionale
Covid-19, il bollettino regionale

Cosa accade se si è affetti da Coronavirus e si deve rimanere a casa? A stilare un vademecum che contiene le indicazioni cliniche e ambientali affinché sia possibile una gestione domiciliare di un paziente affetto da Covid-19 è stata la Simg, Società Italiana di Medicina Generale.

Può essere assistito a casa chi presenta queste caratteristiche:

1 – Malattia infettiva di gravità lieve: febbre non elevata, tosse, malessere generale, rinorrea, mal di gola; assenza di segni di instabilità (dispnea o insufficienza respiratoria, espettorazione abbondante, emottisi, stato confusionale o letargia, ipotensione arteriosa, sintomi gastro-intestinali importanti).

2 – Assenza di patologie croniche sottostanti (Mcv, Bpco, Irc, Diabete, Neoplasie in trattamento, terapie immunomodulanti/soppressive). Vaccinazione anti-influenzale/anti-pneumococcica eseguite.

3 – Età del paziente (<70 anni). Il ricovero è fortemente raccomandato per età superiore agli 80 anni. Per età inferiori si rimanda al giudizio clinico del medico valutatore.

Per quanto riguarda l’ambiente in cui tenere un paziente con Coronavirus:

1 – ci deve essere disponibilità da parte di familiari a gestire l’assistenza secondo le regole della prevenzione efficace (come minimo guanti e maschera facciale) e che siano in grado di aderire alle precauzioni raccomandate nell’ambito dell’assistenza domiciliare.

2 – presenza di una camera da letto separata e bagno indipendente per il paziente; famiglia è in grado di provvedere al cibo ed alle risorse di prima necessità (compreso disinfezione).

3 – assenza di conviventi/familiari che possano essere ad aumentato rischio di complicanze dall’infezione nel caso fossero infettate (ultra-65enni, bambini piccoli, donne in gravidanza, immunocompromessi, portatori di patologie croniche importanti)

Rimane però indispensabile che sia istituita e garantita una linea di comunicazione diretta per l’intera durata del periodo di assistenza domiciliare fino a completa risoluzione clinica, con un operatore sanitario.

Cosa deve fare una persona con sospetta o accertata infezione da Covid-19?

1 – deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite.

2 – Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato. I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto diverso. Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa. Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche. Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati. Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani. Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.

3 – Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti monouso. Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, posizionati all’interno della stanza del malato, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri rifiuti. Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell’indifferenziata.

4 – Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca ed evitare il contatto diretto con pelle e indumenti. Evitare di condividere con il malato spazzolini da denti, sigarette, utensili da cucina, asciugamani, biancheria da letto, ecc.

5 – Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini, reti e altri mobili della camera da letto del malato, servizi igienici e superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti protettivi (es. un grembiule di plastica). Utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del malato.
Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani, ecc. del malato in lavatrice a 60-90°C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale detersivo e acqua, e asciugarli accuratamente.

6 – La persona malata dovrebbe indossare una mascherina chirurgica per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone. Qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi corporei durante il trasporto deve essere pulita e disinfettata usando un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%.

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