2 Giugno 2019 - 10:47 . Prati . Cronaca

Bus turistici, così i cittadini cercano di combattere le infrazioni dei furbetti

“In che modo controlliamo che sugli stalli per bus turistici venga rispettato il regolamento? Impiegando tanto del nostro tempo personale”. Massimo Marnetto è uno dei portavoce della Rete Motus, coordinamento di associazioni e comitati del I Municipio. Nei giorni scorsi hanno incontrato l’ex presidente (ora solo membro) della commissione Mobilità Enrico Stefàno, a cui hanno riportato una serie di annotazioni che nascono da una verifica della realtà e dei problemi molto puntuale.

“Sì, come attivisti dedichiamo molto tempo a questa battaglia: è dura, ma è l’unico modo”. Come si fa a verificare che negli stalli i bus sostino effettivamente 30 minuti? Aspettando che il bus appena parcheggiato se ne vada e verificando i tempi. Stessa cosa per le doppie file o per segnalare i mezzi che restano fermi con il motore acceso sugli stalli. “

“Bisogna stare lì e controllare – aggiunge Marnetto -. Però, così facendo, abbiamo potuto verificare che parecchie cose non vanno nell’applicazione del nuovo regolamento (quello approvato a gennaio, che chiude totalmente il centro storico ai bus e prevede l’acquisto di carnet di “accessi” alle Ztl Bus, tra le quali è compresa Prati – ndr)”.

Soste più lunghe, quindi, rispetto ai 30 minuti previsti, mezzi lasciati a inquinare con il motore acceso, bus in doppia fila: le infrazioni sono varie, ma per Marnetto e la Rete Motus il problema è solo uno: “Mancano i controlli. Una volta pagato il carnet, gli autisti si sentono a posto e fanno quello che vogliono. Senza che ci sia nessuno a fargli capire che le regole vanno rispettate”.

Non si vedono vigili, nemmeno gli ausiliari del traffico: “Durante tutto il tempo che passiamo negli stalli, non abbiamo mai visto un vigile. Non è possibile. La polizia di Roma Capitale deve un po’ far sentire la sua presenza, per far capire che l’aria è cambiata. So che hanno assunto nuovi agenti -conclude Marnetto -. Ne assegnassero un po’ alla gestione dei bus turistici. Credo che la differenza si vedrebbe subito”.

LEGGI lo speciale (a cura di Gianluca Colletta)