18 Agosto 2021 - 7:30 . Trionfale . Cronaca

Al Trionfale arrivano le bancarelle, comitati e opposizioni insorgono: “Sarà una nuova Porta Portese”

Bancarelle in via Cola di Rienzo
Bancarelle in via Cola di Rienzo

“Un’altra incredibile criticità si sta materializzando nel nostro quartiere, lo spostamento degli ambulanti da via Cola di Rienzo a via Frà Albenzio”. La notizia che il Comune delocalizza sedici bancarelle dalla strada dello shopping per eccellenza di Prati alla zona metro Cipro ha scatenato un vespaio di polemiche.

Il comitato Trionfalmente17, presieduto da Paola de Vecchis, quel territorio lo conosce bene, dopo anni di lotta civica per il decoro. “Praticamente il Trionfale diventerà una specie di immensa Porta Portese con le vecchie postazioni – denuncia il comitato -, che già soffocavano le strade e ora con altre sedici che si piazzeranno davanti alla Casa della salute e vicino all’ospedale oftalmico. Una strategia della gestione del territorio che è a dir poco schizofrenica e non tiene conto del sovraffollamento commerciale già esistente che i cittadini chiedevano di alleggerire”.

Anche le opposizioni si scatenano sul provvedimento: “Sono molto gravi le delocalizzazioni degli operatori del commercio su area pubblica portate avanti in queste ore dalla giunta Raggi – commentano i forzisti Maurizio Gasparri e Marcelo De Vito -, poiché non offrono alcuna alternativa commerciale valida e dunque si configurano come l’ennesimo attacco alla categoria. Un attacco che arriva dopo la disapplicazione della estensione delle concessioni sino al 2032, prevista dal decreto rilancio e poi ribadito da una mozione a nostra firma, approvata unanimemente il 12 marzo scorso e disapplicata dalla giunta e la beffa della richiesta del canone unico patrimoniale, inoltrata in questi giorni agli operatori delle rotazioni, malgrado non sia dovuto per legge e su cui stiamo già predisponendo un atto urgente che presenteremo oggi stesso. Prima di uscire definitivamente di scena la Raggi tenta l’ennesimo attacco ad una categoria fondamentale per il commercio cittadino vittima della crisi pandemica e per la quale, dopo il voto, dovremo attuare un piano di rilancio”.