A Prati “sbarcano” i caschi verdi e intendono liberare il quartiere dalla sporcizia. Da un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni è nato il movimento “Think Green”. Studenti, giovani lavoratori, ma anche chi è in cerca di occupazione, tutti cresciuti nel nostro territorio, la loro marcia inaugurale si è tenuta nello scorso fine settimana, soldati del decoro armati soltanto di pinze, sacchetti e rastrelli. E di un casco verde.

“L’idea è nata a dicembre – spiega Leonardo Maria Ruggeri Masini, 28 anni, data analyst per una società di consulenza ingegneristica e ideatore dell’iniziativa-. Prati è storicamente considerato un bel quartiere, invece ci siamo accorti che in questi ultimi anni c’è stata una involuzione sul fronte del decoro, intendiamo fermare questa deriva con le nostre azioni che presto esporteremo anche in altre zone della Capitale”.

Think Green nasce da una costola di “Liberamente”, organizzazione no profit nata durante la fase più dura dell’emergenza Coronavirus, che sfrutta come canale divulgativo il social network “Next Door”. “Next Door – continua Masini – è un social che ci permette di individuare le problematiche specifiche di ogni zona di Roma e di poter così interagire con le persone che ci abitano”.

La prima operazione si è tenuta sabato 20, è partita in via Barletta ed è proseguita in viale Angelico. “Contavamo con la nostra pulizia di coprire un’area più ampia – chiosa il 28enne – ma già in viale Angelico avevano riempito i sacchi”.

La mattinata di lavoro si è conclusa in piazzale Maresciallo Giardino dove sono stati posti un mazzo di fiori e una poesia al monumento ai caduti. Altre battaglie, oggi i nostri caschi verdi si battono per il decoro del quartiere.