Prati | Francesco Ghidoli

Francesco Ghidoli: “Nonostante il Covid-19, così torna la musica al Fonclea”

di Daniele Petroselli

Ne è passato da quel 1977, quando quattro ragazzi decisero di fondare in un negozio-scantinato di via Crescenzio il Fonclea. Tanta strada è stata percorsa, qualche difficoltà, come tutti, ma nonostante tutto è sempre lì. Pronto a proporre buona musica e a lanciare nuovi talenti. Anche quest’anno, dopo il lockdown per il Covid-19 che ha messo tante attività in ginocchio. Ma non il Fonclea.

Siamo ripartiti con estrema difficoltà, dopo tanti mesi di inattività – racconta Francesco Ghidoli, proprietario del locale e tra i protagonisti del volume di Typimedia “Prati in 100 personaggi (+1)” -. Stiamo muovendo i primi passi verso una programmazione che prevede tanta musica, con una predisposizione dei tavoli che è in linea con quanto stabilito dal Governo. Certo, è tutto molto difficile perché le nostre serate prevedono tanti nomi importanti e dobbiamo sostenere dei costi ma abbiamo voluto riaprire e tornare a proporre musica, vista anche l’importanza storica di questo locale”.

Uno dei gruppi che ogni sera anima il Fonclea

Una chiusura quella durante il lockdown che ha colpito non solo chi frequenta il Fonclea, ma anche chi abita vicino al locale: “Siamo diventati una realtà importante non solo per il quartiere ma per la città intera. Abbiamo ricevuto tanti attestati di stima da amici, clienti, ma anche da chi è protagonista delle nostre serate, anche a livello internazionale”. E ricorda quando per il 25esimo anniversario partecipò davvero tutto il quartiere a quella festa: “A piazza Risorgimento organizzammo una serata speciale, con oltre 20 gruppi musicali a suonare. E fu bello vedere non solo gli amici, ma anche tanti commercianti della zona. Il senso di appartenenza al quartiere è forte“.

Da quel 1977 sono cambiati anche i gusti di chi viene al Fonclea, ma l’obiettivo del locale rimane sempre lo stesso: “Proporre musica di qualità – ricorda Ghidoli -. Quando cominciammo c’era tanta musica d’autore, con molte nuove proposte che venivano qui a proporre le proprie canzoni. C’erano tanti ragazzi che proponevano testi originali, oggi avviene molto meno. Ma il pubblico è rimasto quasi sempre lo stesso. Non solo vogliono sentire proposte originali, ma anche musica degli anni 70, con i numerosi gruppi che propongono cover rock e non solo”.

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