18 Agosto 2019 - 18:04 . Giulio Cesare . Cronaca
Viale Giulio Cesare, vi sveliamo la storia della piccola stele dimenticata
C’è una piccola stele dimenticata in viale Giulio Cesare, di fragile marmo spezzato e spoglia di petali. Un platano la veglia nelle vicinanze dell’incrocio con via Lepanto. Nell’eternità della pietra, tra rami caduti e fogliame ingiallito, è inciso il seguente pensiero: “È qui che il buio ha fatto suoi i favolosi vent’anni di Daniela Nicolazzo e Milva Cazzavillan”.
Daniela viveva a San Maurizio Canavese, nel torinese e Anna Milva ad Arcignano, in provincia di Vicenza. Nell’estate del 1985 si trovavano a Roma per trascorrere le vacanze. Una sera, intorno alle 23.30, mentre percorrevano in motocicletta il viale in direzione di ponte Matteotti, si sono scontrate con un torpedone carico di turisti.
All’arrivo dei vigili del fuoco erano ancora disperatamente attaccate ai loro vent’anni. A sirene spiegate sono state trasportate all’ospedale Santo Spirito dove però sono morte poco dopo.
Da allora, una piccola stele senza cerimonie resiste e nella città eterna riporta parole eterne, di come il buio, senza chiedere né riverire, si sia preso due giovani vite.
Era il 16 luglio 1985, da 34 anni un platano custodisce la piccola lapide affinché l’oblio non trovi dimora in viale Giulio Cesare.