1 Aprile 2021 - 10:14 . Nomentano . Ambiente

Villa Massimo, i volontari lanciano l’allarme: “Rifiuti e cestini pieni, serve più rispetto”

A Villa Massimo torna l’allarme degrado. A lanciare un sos, ancora una volta, è il comitato “Viva Villa Massimo” che da sempre monitora la situazione all’interno dell’area verde e che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook alcune immagini del parco.

“L’immobile abbandonato dell’ex punto ristoro si sta velocemente trasformando in una discarica, I cestini, del tutto insufficienti e svuotati raramente, continuano a versare nel degrado – scrivono gli attivisti –. L’impianto idrico interrato, inoltre, è già devastato in più punti. Di conseguenza anche i prati sono secchi e diversi alberi stanno morendo”.

Una situazione che preoccupa residenti e attivisti: il parco, infatti, è tra i più frequentati nel nostro quartiere, soprattutto con l’arrivo della primavera.

Un cestino pieno di rifiuti (foto dal Comitato Viva Villa Massimo)

Da qui l’appello del comitato: “Serve raddoppiare sia il numero, che la capienza che la frequenza di svuotamento dei cestini – spiegano – . Preghiamo, inoltre, tutti i frequentatori della villa di gettare i rifiuti nei cassonetti esterni, in modo da non riempire i pochi cestini presenti nell’area”.

Nelle scorse settimane il II Municipio era intervenuto per mettere in sicurezza il chiosco, circondandolo con una recinzione. Che però sembra non aver impedito l’accumulo di rifiuti che qualche avventore continua a gettare all’interno dell’area perimetrata e ancora chiusa.

Il chiosco, che occupa un’area di circa 500 metri, infatti, è stato a lungo al centro di un contenzioso tra il Comune e l’ex concessionario dell’area verde per una serie di strutture che non rispetterebbero i vincoli. Nel gennaio del 2020 si è pronunciato il Tar, dando torto al gestore.

“Su quell’area c’è stato un pronunciamento giudiziario che ha espresso la decadenza della concessione precedente – aveva spiegato nei giorni scorsi in un post Facebook l’assessore al Verde del II Municipio Rino Fabiano -. Abbiamo chiesto alla Sovrintendenza di fornirci le informazioni corrette sulle cubature da preservare, così da poter procedere al più presto anche alla riqualificazione di quella porzione di villa”.

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