28 Luglio 2021 - 7:35 . Sapienza . Cronaca

Un aiuto agli studenti in difficoltà economica: la Sapienza investe su nuove borse di studio

La Sapienza
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La Sapienza investe su nuovi strumenti per sostenere il diritto allo studio. Per tutti. Il Consiglio di amministrazione dell’ateneo, infatti, ha deliberato l’investimento di nuove risorse – circa 13,4 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della ricerca – per aumentare in modo significativo dal 2021-2022 la platea di studenti beneficiari di interventi di supporto al diritto allo studio. Un’iniziativa ancora più importante in questo periodo storico, in cui la pandemia ha messo in ginocchio numerose famiglie, trasformando anche la laurea in uno sforzo economico non per tutti sostenibile

In particolare sono stati previsti:

Incrementi nel numero e nella durata di borse di studio destinate a studenti con titolo di laurea triennale acquisito all’estero o in altro ateneo italiano; nuove tipologie di borse di studio triennali per matricole in possesso di specifiche caratteristiche (residenza fuori regione, iscrizione a corsi di studio Stem – Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, ecc.); aumento del numero dei posti nei percorsi di eccellenza fino a 1000; incremento dell’importo delle borse di collaborazione part-time degli studenti; conferma per ulteriori due anni dell’investimento in sostegno alle attività didattico-integrative e di tutorato con incarichi di tutoraggio per studenti magistrali e dottorandi; nuove forme di contributo mirati a tipologie di servizi come trasporto urbano e alloggi.

La Sapienza potenzia inoltre il proprio impegno con un sostegno personalizzato, garantito per l’intero percorso di studi, a studenti con disabilità o con Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento).

Sono infine rinnovati per il 2021-2022 agevolazioni e bonus già disponibili negli anni precedenti tra i quali: il bonus famiglia, che prevede riduzioni per tutti i componenti del nucleo familiare iscritti alla Sapienza; le esenzioni per chi ottiene il massimo dei voti alla maturità (che proseguono anche per gli anni successivi, se si rispettano i requisiti di merito previsti; la decurtazione sull’ammontare dei contributi per chi ottiene alla maturità un voto compreso tra 95 e 99; le esenzioni per chi si iscrive alla Scuola superiore di studi avanzati (Ssas).